Rivoluzione all’anagrafe: cosa si può fare ora senza uscire di casa
14 Novembre 2021
I dati dei cittadini registrati all’anagrafe saranno resi disponibili su un portale online, accessibile solo ai possessori di un’identità digitale
Federico Garau
Sarà operativo da domani il nuovo servizio online che dovrebbe consentire di scaricare alcune tipologie di certificati anagrafici in modo autonomo e gratuito tramite la piattaforma dedicata “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente”
(ovvero accedendo su
www.anagrafenazionale.interno.it
o www.anagrafenazionale.gov.it).
Stando a quanto dichiarato in un comunicato congiunto dei ministeri di Interno, Innovazione tecnologica e Transizione digitale saranno 14 i certificati ottenibili con la nuova modalità: Anagrafico di nascita, Anagrafico di matrimonio, di Cittadinanza, di Esistenza in vita, di Residenza, di Residenza Aire, di Stato civile, di Stato di famiglia, di Residenza in convivenza, di Stato di famiglia Aire, di Stato di famiglia con rapporti di parentela, di Stato Libero, Anagrafico di Unione Civile, di Contratto di Convivenza.
Per scaricare tali documenti, disponibili in modalità multilingua nei comuni con plurilinguismo, non sarà necessario pagare il bollo. Potranno essere, tra l’altro, rilasciati in forma contestuale: ciò significa, ad esempio, che cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato. Si tratta di una possibilità, tuttavia, che sarà concessa esclusivamente ai titolari di identità digitale, ovvero i possessori di Spid, Cie e Cns, i quali potranno richiedere online certificati relativi ai familiari presenti nell’elenco registrato sul portale. Prima della stampa, a carico dell’utente, si potrà verificare la correttezza dei dati inseriti tramite un’anteprima.
Grande entusiasmo nel comunicato del governo, che si fregia del fatto che “le amministrazioni italiane avranno a disposizione un punto di riferimento unico di dati e informazioni anagrafiche, dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini. Con un’anagrafe nazionale unica”, prosegue il comunicato,”ogni aggiornamento su Anpr sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile”.
Il nuovo sistema, almeno secondo il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha coordinato l’operazione, garantirebbe “una maggiore certezza del dato anagrafico e la tutela dei dati personali dei cittadini”. La banca dati dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente possiede già i dati del 98% della popolazione italiana, con 7808 comuni già inseriti nelle liste ed i restanti in via di accettazione. Nel sistema saranno salvate anche le informazioni sensibili dei 5,7 milioni di cittadini registrati nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire).