Rivelato il piano sui contanti. Perché spariranno del tutto
Il direttore delle Entrate non usa giri di parole: “I nuovi limiti sono tappe intermedie verso l’eliminazione del cash”
Federico Garau – Mar, 24/11/2020
Basta contanti, questa è la via tracciata che bisognerà seguire rapidamente: il controllo delle tasche degli italiani diventa parte integrante del progresso e della digitalizzazione, questo lo scenario ipotizzato dal direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini durante l’audizione in commissione Finanze alla Camera.
“Il mondo va verso l’eliminazione del contane, i cui limiti sono solo passaggi intermedi”, ha infatti spiegato Ruffini senza mezzi termini, prospettando il prima possibile una sterzata in quella direzione in primis per il nostro Paese, come riferisce “Radiocor Plus”. Dopotutto, prosegue il direttore dell’Agenzia delle entrate, “l’abbandono progressivo del contante, con la conseguente emersione dell’economia sommersa e la riduzione del tax gap, rappresenta la premessa per la modernizzazione del Paese, ma anche uno stimolo all’innovazione e all’economia digitale”.
Insomma tante belle e suadenti parole che significano semplicemente un faro puntato sulle spese degli italiani e che di fatto spalancano le porte ad un nuovo scenario che prevede l’eliminazione totale del contante dalle tasche dei contribuenti. “Si tratta di porre le basi per una nuova cultura fiscale”, aggiunge ancora Ruffini toccando il tasto del tema della riduzione del limite massimo di utilizzo dei contanti, dagli attuali 2mila euro ai 1000 in previsione invece a partire dal prossimo gennaio 2022. Limiti che, ricordiamolo, riguardano esclusivamente i contribuenti italiani ma non, per esempio, quanti dovessero giungere nello Stivale per trascorrere le ferie. Infatti, ricorda Ruffini, il tetto in questione sarà imposto solo ai “cittadini italiani, non ai cittadini stranieri che vengono per turismo”.
È necessario inoltre, ha ricordato il direttore dell’Agenzia delle entrate,”incentivare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici in settori in cui il contante è ancora troppo diffuso. È l’obiettivo del piano Italia Cashless, che prevede una molteplicità di misure”. Anche lo stesso Ente da lui diretto si è dato da fare negli ultimi tempi proprio per agevolare una digitalizzazione di assistenza e pagamenti, con lo scopo dichiarato di contrastare l’evasione fiscale. Agenzia delle Entrate “nel corso degli anni ha potenziato la gamma dei servizi offerti e l’attività di assistenza all’utenza, incentivando la semplificazione e la digitalizzazione degli adempimenti”, ha spiegato Ruffini alla Camera, “al fine di erogare servizi di qualità e garantire il corretto e tempestivo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, e instaurare una costante cooperazione tra le parti basata sulla trasparenza, che possa favorire comportamenti virtuosi”.
Per quanto riguarda invece la richiesta di un rinvio dell’applicazione delle sanzioni per il tardivo o mancato invio dello scontrino elettronico e dell’entrata in vigore della lotteria degli scontrini fiscali, specie alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, Ruffini ha specificato che la questione riguarda valutazioni che spettano al legislatore. Il direttore ha comunque precisato che”circa 1,4 milioni di operatori Iva, su una platea potenziale stimata in 1,5 milioni di contribuenti, hanno già adottato il registratore telematico o la procedura web dell’Agenzia delle Entrate e stanno effettuando la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi”.