Rischio pensione sospesa?

Rischio pensione sospesa? Cosa fare per evitare la trappola

Per alcuni trattamenti previdenziali è necessario inviare entro il 1° marzo il modulo Red. Che cosa si rischia
Federico Garau – Gio, 11/02/2021

Come accade ogni anno, l’Inps si appresta ad effettuare delle verifiche sui redditi dei pensionati e di eventuali familiari che potrebbero comunque influire sulle prestazioni in essere.

Questo controllo viene effettuato attravero il Modello Red, che il diretto interessato deve presentare entro e non oltre il 1° marzo 2021, pena la sospensione dei benefici o in alcuni casi la restituzione per prestazioni non dovute.
Modello Red e sollecito

Si tratta di una dichiarazione che il pensionato è tenuto a predentare qualora percepisca delle specifiche prestazioni Inps collegate al reddito. Tramite esse, l’Ente può sincerarsi del fatto che il contribuente conservi ancora i requisiti reddituali per poter accedere alle specifiche provvidenze previste. Ecco perché, per poter mantenere tali agevolazioni e non incorrere nel rischio di una sospensione, viene richiesto l’invio della documentazione specifica entro il 1° giorno del mese di marzo. Sospensione che è già prevista, ad esempio, per coloro che non hanno ottemperato a tale obbligo per due anni. In tanti hanno ricevuto nelle scorse settimane un sollecito sull’invio dei dati. La scadenza 1 marzo 2021 riguarda specificatamente il sollecito relativo all’anno 2018 (per chi non ha presentato il Red negli anni precedenti) e la comunicazione sui redditi relativi all’anno di imposta 2019.
Chi deve inviarlo

L’obbligo di comunicazione riguarda pensionati che, oltre all’assegno, percepiscono uno o più dei redditi qui elencati: lavoro autonomo o dipendente prestato all’estero, prestazioni di tipo co.co.co., redditi da altri immobili, interessi bancari, prestazioni di tipo assistenziale;, pensioni ai superstiti o rendite vitalizie, Tfr, arretrati della pensione estera o dell’integrazione salariale. Non risultano soggetti a sospensione, e quindi neppure obbligati all’invio della documentazione, coloro che presentano il modello 730 o il modello redditi Pf e non possiedano redditi rilevanti ai fini della prestazione.
Come inviarlo

Il modello Red può essere inoltrato all’Inps grazie alla mediazione di un patronato o di un Caf, ma a partire dallo scorso agosto 2020 è stato attivato anche il servizio di invio telematico. In questo caso è possibile effettuare le operazioni necessarie online tramite la sezione dedicata “Dichiarazione reddituale-Red semplificato, prestando grande attenzione alla correttezza dei dati inseriti, dato che degli errori possono comunque comportare la sospensione del trattamento di pensione specifico.