“Richiamo dei bonifici”: cosa accade con il Bonus casa

“Richiamo dei bonifici”: cosa accade con il Bonus casa

16 Novembre 2021  
Il rafforzamento dei vincoli di autenticazione e di asseverazione per gli incentivi avrà effetto retroattivo
Ignazio Riccio

Hanno avuto un effetto immediato le nuove regole dettate dal decreto legge numero 157 dell’11 novembre scorso, che prevedono misure severe per contrastare le frodi del credito fiscale relativo ai lavori edilizi. Il rafforzamento dei vincoli di autenticazione e di asseverazione per i Bonus casa avrà effetto retroattivo e non darà più la possibilità di usufruire di agevolazioni, neppure per le opere già avviate o, addirittura, in fase di ultimazione. Oltre al danno, si aggiunge anche la beffa dell’aumento dei costi per i cittadini beneficiari, dato che bisogna pagare i visti di conformità e i certificati di asseverazione, ossia i documenti rilasciati da un professionista o società specializzate che certificano il possesso di determinati requisiti necessari per poter accedere alle detrazioni specifiche, oppure per rispondere ad alcuni bandi di finanziamento.

 

I lavori già iniziati oggetto di revisione

Il problema più difficile da affrontare riguarda le opere edilizie già cominciate o in ultimazione. Al momento della contrattazione questi lavori erano esenti dagli ultimi adempimenti anti frode approvati nel decreto e, quindi, i costi vanno senza dubbio revisionati. Ciò, come riporta il quotidiano Italia Oggi, potrebbe creare disagi soprattutto per quei beneficiari che avevano calcolato al centesimo la sostenibilità economica dell’intervento che vedrà lievitare le spese. L’impatto finanziario del “richiamo dei bonifici” potrebbe bloccare i lavori. Da non sottovalutare è anche l’aspetto amministrativo, con una serie di incartamenti da produrre che potrebbero rallentare l’opera edilizia.

Quali sono i lavori che rientrano nel nuovo decreto legge

Ad essere interessate alle norme previste nel decreto legge 157 sono, oltre ai lavori in corso, tutte le opere avviate dal 12 novembre in poi. Da quella data è obbligatorio ottenere l’asseverazione dei costi e il visto di conformità; in mancanza le procedure non potranno andare avanti.

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Come aderire alle nuove regole

Non è molto semplice, comunque, uniformarsi alle nuove norme del decreto, anche perché, come spiega la Repubblica, il sito dell’Agenzia delle entrate è in manutenzione. Il modello di accesso è stato cambiato, ma in attesa del pieno funzionamento del portale dell’Agenzia è indispensabile rivolgersi a un Caf, per il momento unico ente abilitato a trasmettere l’incartamento del Bonus casa.

 

https://www.ilgiornale.it/news/economia/richiamo-dei-bonifici-cosa-accade-bonus-casa-1989217.html