Revisione auto, arriva il bonus

Revisione auto, arriva il bonus per compensare gli aumenti

25 Febbraio   

Provvedimento del governo che “alleggerisce” i costi della verifica periodica per i nostri mezzi di trasporto

Dario Murri

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Scadenza obbligata per i possessori di autoveicoli e motoveicoli, la revisione periodica è un adempimento di legge, che però ha un costo, soggetto anch’esso ad aumenti. Per controbilanciare quello scattato a novembre 2021 e i precedenti, quest’anno il governo ha deciso di introdurre un “bonus revisione”. Vediamo in cosa consiste e come ottenerlo.

Che cos’è la revisione auto

Ogni veicolo circolante sul territorio italiano è soggetto a controlli periodici, che ne verificano il corretto funzionamento delle parti meccaniche ed elettroniche. Revisionare un mezzo significa monitorarne funzionamento ed efficienza, anche a livello ecologico; più esso invecchia più i controlli si intensificano. I controlli riguardano freni, sospensioni, luci, frizione, emissioni gas, il livello di rumorosità, che non deve superare i limiti di legge, ma anche tergicristalli e clacson, oltre ad eventuali sensori per il parcheggio. Sottoposto a verifica e confrontato con quello riportato sulla Carta di Circolazione anche il numero di telaio, che dev’essere leggibile a norma di legge, per evitare contraffazioni. La revisione accerta inoltre le buone condizioni di carrozzeria e cristalli, e ancora, la presenza di accessori fondamentali in caso di avaria, come cric, triangolo segnalatore ed eventuale ruota di scorta.

Ogni quanto va effettuata la revisione

Il tempo che intercorre tra un controllo e l’altro è determinato dal tipo di veicolo e dalla sua età. Per i veicoli nuovi o di recente immatricolazione la revisione è prevista a distanza di 4 anni, in base al mese di immatricolazione. Dopo i primi quattro anni, la revisione seguirà una frequenza biennale, sempre nel mese di riferimento. Se ad esempio l’auto è stata immatricolata il 20 maggio 2019, la prima revisione andrà effettuata entro il 31 maggio 2023, la seconda entro il 31 maggio 2025 e così via. La revisione segue le stesse tempistiche per auto, ciclomotori, autocaravan e mezzi oltre le 3,5 tonnellate; regole diverse invece per mezzi di trasporto pubblico, rimorchi e taxi, soggetti a procedura annuale.

Come funziona e quanto costa la revisione auto

La revisione può essere effettuata presso la Motorizzazione Civile o i centri meccanici autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I prezzi di una revisione variano in base al centro presso cui viene effettuata e in media oscillano tra i 54,95 euro della Motorizzazione e i 79,02 euro di un’officina autorizzata. Chi volesse risparmiare può scegliere la prima opzione, ma dovrà mettere in conto tempi più lunghi: bisognerà infatti prenotare direttamente presso la sede provinciale, presentarsi il giorno dell’appuntamento e attendere il proprio turno. Di solito nelle officine convenzionate la procedura viene espletata in meno di un’ora, o al più tardi in giornata. I costi indicati non includono però eventuali riparazioni, sostituzioni, pezzi di ricambio necessari per rendere il mezzo idoneo al superamento dei controlli. Alcune officine inviano un avviso scritto al proprietario del mezzo un mese prima della scadenza della revisione, così da poterla pianificare per tempo e rimanere al passo con gli obblighi di legge.

Revisione con la Motorizzazione Civile

Nel caso in cui si opti per la Motorizzazione Civile, bisognerà compilare il modello MC2100, reperibile anche online, o chiederne una copia gratuita direttamente allo sportello. Al momento di prenotare l’appuntamento bisognerà aver già versato i 54,95 euro necessari sul conto corrente 9001 del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, portando con sé la ricevuta di pagamento. La prenotazione si effettua presentando il libretto di circolazione e il documento di identità del proprietario. Verrà quindi fissato l’appuntamento, ma conviene essere molto in anticipo sui tempi, visto che possono passare diversi giorni tra prenotazione e giorno della revisione.

Cosa succede in caso di bocciatura della revisione

Se il mezzo supera la revisione, l’incaricato che effettua la procedura applicherà l’etichetta di regolarità sulla Carta di Circolazione e rilascerà al proprietario il Certificato di Revisione, da tenere a bordo in caso di controlli da parte delle Forze dell’Ordine. L’incaricato trasmetterà poi le informazioni contenute nel Certificato di Revisione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed al Portale dell’Automobilista. Nel caso in cui, invece, la revisione dovesse risultare negativa, l’incaricato apporrà l’etichetta “ripetere” sulla Carta di Circolazione. Il proprietario avrà un mese di tempo per riparare i danni, durante il quale potrà comunque circolare se le condizioni del mezzo lo permettono. Qualora il veicolo non passasse nuovamente i controlli, verrà sospeso dalla circolazione. A quel punto spetterà al proprietario decidere se ripararlo e provare a sottoporlo nuovamente a revisione, o rottamarlo.

A quanto ammonta e come ottenere il bonus

Il bonus revisione auto 2023 prevede il riconoscimento di un importo pari a 9,95 euro per annullare l’incremento rispetto agli anni precedenti e può essere richiesto per le revisioni effettuate entro il 31 dicembre 2023. Possono usufruirne i proprietari di autoveicoli e motoveicoli, di autocarri fino a 35 quintali e minibus fino a 15 posti. La richiesta del bonus revisione può essere inoltrata attraverso la piattaforma Bonus Veicoli Sicuri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una volta effettuato l’accesso all’area riservata con le proprie credenziali SPID, bisognerà inserire i dati anagrafici e la targa del veicolo per cui si richiede il rimborso. Se il veicolo è intestato a un’azienda bisognerà indicare anche ragione sociale e numero di partita IVA. L’utente dovrà poi indicare data e luogo dell’avvenuta revisione, nome, cognome e indirizzo e-mail dell’intestatario e IBAN del conto corrente. Verificati i dati, la regolarità della richiesta e la disponibilità dei fondi, il rimborso arriverà sul conto corrente del richiedente. Sarà possibile controllare lo stato di avanzamento della domanda tramite la piattaforma Bonus Veicoli Sicuri. Il contributo può essere richiesto una sola volta e per un solo mezzo.

Cosa si rischia se si circola senza revisione

Non è permesso guidare con la revisione scaduta, a meno che non si stia portando il proprio mezzo al Centro Revisioni. Se si viene trovati a guidare dopo la scadenza, si rischia la sospensione dalla circolazione e una multa che può andare dai 173 ai 694 euro. Si può arrivare a quasi 8.000 euro, con in più fermo amministrativo per tre mesi, se si circola prima di avere ricevuto il risultato della revisione.

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