Rischio incendi
L’estate, come ogni anno, dicevamo qualche giorno fa, porta alla ribalta il problema dell’acqua. Ma un’altra preoccupazione incombe, ancor più dopo la passata stagione quando una serie di incendi superiore alla media stagionale, devastarono alcune aree boscate del paese. Particolarmente drammatico fu l’incendio che interessò il caseggiato di Peppelongo. Grazie al pronto intervento dei volontari della Protezione Civile di Pontelandolfo, dei Vigili del Fuoco e di altri cittadini volontari con il Sindaco Gianfranco Rinaldi a seguire personalmente le operazioni di salvataggio e di spegnimento delle fiamme, l’incendio fu domato, seppur con enorme di fficoltà,senza conseguenze per le persone tratte in salvo prima che la situazione degenerasse. Sempre più spesso le cause sono da addebitarsi a incendi volontari o da comportamenti irresponsabili. Un tempo la piromania era una malattia molto rara, nell’odierna società la mania incendiaria trova sempre più adepti che provano piacevole sensazione nell’appiccare un fuoco: si dice non è il piromane che fa il fuoco, ma il fuoco che fa il piromane. Alla piromania vanno però aggiunti comportamenti dolosi di diversi soggetti come possono esserlo i pastori alla ricerca di pascoli ricchi e puliti, incendiari con motivazioni vendicative, operai stagionali forestali in cerca di future opportunità di impiego, cacciatori interessati a controllare e concentrare le aree di rifugio della selvaggina, raccoglitori di prodotti selvatici. Ma quella che sembra essere la causa prevalente dell’innesco di un incendio, sono i comportamenti colposi collegati alla noncuranza, alla negligenza, alla imperizia, alla sottovalutazione del rischio. Alta è la percentuale degli incendi legati a bruciature di residui vegetali. La Provincia emesso ordinanza sull’obbligo di manutenzione di piantagioni, siepi, fabbricati, muri, opere di sostegno e ripe che confinano con le strade provinciali. Il primo cittadino invita la popolazione a evitare la bruciature di ramaglie, sterpaglie e residui di potatura, come la normativa prevede, e ove si rendesse necessario, di munirsi di specifica autorizzazione dei Servizi Regionali Forestali. Ricorda il Sindaco e ricordiamo tutti chela bruciatura è consentita al di fuori dei periodi di rischio incendio e comunque sempre sotto stretta vigilanza e nel rispetto delle prescrizioni di legge.
Gabriele Palladino