Ecco le tabelle delle pensioni: gli aumenti fascia per fascia – Scarica la guida
20 Febbraio 2022
Tutti gli importi con le rivalutazioni Inps. Cosa controllare e cosa sapere sul cedolino di marzo in arrivo
Ignazio Stagno
L’Inps scatta una fotografia precisa alle tasche dei pensionati. L’istituto di previdenza sociale ha rilasciato le tabelle che mostrano passo passo come sono cambiati gli assegni previdenziali in questo inizio di 2022 con l’adeguamento degli importi al costo della vita. Come abbiamo più volte ricordato qui su ilGiornale.it, le cifre delle pensioni dall’1 gennaio 2022 sono cambiate per il ritorno del sistema premiante delle rivalutazioni. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa è cambiato. Da fine febbraio, con l’erogazione dei nuovi assegni, l’importo delle pensioni sarà adeguato alla percentuale di variazione fissata all’1,7 per cento da parte del Tesoro. Un adeguamento che andrà a cambiare le cifre bloccate all’1,6 per cento che lo stesso Tesoro aveva rilevato lo scorso autunno. L’Inps a fine 2021 aveva comunicato che con la nuova rivalutazione, l’adeguamento pieno sarebbe arrivato solo a marzo con un conguaglio che andrà a regolare quanto dovuto nei mesi di gennaio e febbraio. Per essere più chiari: i primi due mesi dell’anno hanno importi basati sull’indice all’1,6 per cento, da marzo in poi invece entra in scena la maggiorazione all’1,7 per cento.
Scattano gli aumenti sulle pensioni: tutti i nuovi assegni
Il nuovo sistema di rivalutazione
Ma non finisce qui. In questo 2022 è anche cambiato l’intero sistema per l’adeguamento previdenziale della perequazione degli assegni. Di fatto si è tornati ad una procedura che fa riferimento alla legge 388/2000 con un adeguamento per fasce di reddito: 100 per cento dell’indice di rivalutazione fino a 4 volte il minimo, 90 per cento per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo e il 75 per cento fino a 5 volte il minimo. Ricordiamo, per facilitare i calcoli, che in questo caso il trattamento minimo a cui si fa riferimento è di 515,58 euro. Un cambiamento radicale che va a cambiare il sistema imperante in questi ultimi anni che è stato caratterizzato dai blocchi sulle fasce di rivalutazione applicati dal governo Monti e quelli successivi.
Conguagli e fasce
Ma attenzione: potrebbe scattare un secondo conguaglio. Come da prassi, l’Inps fa sapere che se si accertasse un indice di rivalutazione differente da quello attualmente previsto, allora l’1 gennaio dell’anno seguente verrebbero applicati dei conguagli.
Per essere ancora più precisi ecco alcuni importi che rappresentano le fasce per l’adeguamento degli assegni: i trattamenti di importo fino a 4 volte il trattamento minimo (515,58 euro), fino a 2.062,32 euro, avranno un aumento dell’1,7%; gli assegni compresi fra 4 e 5 volte il minimo, cioè tra 2.062,33 euro e 2.577,90 euro, avranno una rivalutazione dell’1,53%, salvando comunque la perequazione all’1,7% dello scaglione sino a 2.062,32 euro. Le pensioni superiori a 5 volte il minimo Inps, i trattamenti che vanno oltre i 2.577,90 euro, si attesteranno su un incremento dell’1,275%. Insomma il cedolino di marzo andrà controllato con estrema cura per capire bene quali sono gli aumenti sul rateo. Qui di seguito la guida completa Inps con tutte le tabelle. Clicca qui per scaricare la GUIDA INPS 1645344396-Guida inps
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