Pensioni: chi ha l’extra sull’assegno

Scattano i pagamenti delle pensioni: chi ha l’extra sull’assegno (e chi no)
25 Giugno 2021
L’importo, stabilito dall’Inps e calcolato in base agli anni di contributi e al reddito, è variabile, da 336 a 655 euro
Ignazio Riccio

In arrivo la quattordicesima Inps. Da oggi inizia il pagamento delle pensioni di luglio 2021, con la raccomandazione per chi le ritira fisicamente presso gli uffici postali di evitare assembramenti. Il vitalizio in contanti, quindi, verrà elargito secondo una turnazione alfabetica per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7mila Atm Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

In ossequio delle normative anti Covid-19, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà secondo la seguente turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento: i cognomi dalla A alla B oggi, venerdì 25 giugno, dalla C alla D sabato mattina 26 giugno, dalla E alla K lunedì 28 giugno, dalla L alla O martedì 29 giugno, dalla P alla R mercoledì 30 giugno, dalla S alla Z giovedì primo luglio. Ma a quanto ammonta la quattordicesima Inps e chi ne usufruisce?

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L’importo, stabilito dall’Inps e calcolato in base agli anni di contributi e al reddito, è variabile, da 336 a 655 euro. Viene corrisposta con la pensione di luglio a chi ha almeno 64 anni e un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti. La quattordicesima una tantum non spetta agli invalidi civili e ai pensionati sociali. La pensione di luglio comprenderà quindi la consueta somma aggiuntiva, la cosiddetta quattordicesima, cui hanno diritto i pensionati che hanno versato contributi all’Inps, oppure alla gestione del pubblico impiego e all’ex Enpals (spettacolo e sport).

L’importo aggiuntivo per i pensionati con assegno fino a 1,5 volte il trattamento minimo varia, come detto, a seconda degli anni di contributi: agli ex lavoratori dipendenti con almeno 15 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi con almeno 18 anni di contributi spettano 437 euro. Agli ex lavoratori dipendenti dai 15 anni ai 25 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi dai 18 anni ai 28 anni di contributi spettano 546 euro. Agli ex lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi con oltre 28 anni di contributi spettano 655 euro.

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Invece, per i pensionati con assegno fino a due volte il trattamento minimo la quattordicesima cambia in base agli anni di contributi: agli ex lavoratori dipendenti con almeno 15 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi con almeno 18 anni di contributi vanno 336 euro. Agli ex lavoratori dipendenti dai 15 anni ai 25 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi dai 18 anni ai 28 anni di contributi arrivano 420 euro. Agli ex lavoratori dipendenti con oltre 25 anni di contributi versati e agli ex lavoratori autonomi con oltre 28 anni di contributi spettano 504 euro.