PA, in arrivo tremila nuovi posti di lavoro. Ecco chi assume
4 Aprile 2023
Stabilizzazione dei precari che lavorano per il pubblico da almeno tre anni e rafforzamento dell’organico negli enti pubblici anche in vista dell’attuazione delle riforme legate al Pnrr
Lorenzo Grossi
Per il momento è ancora una bozza che è in queste ore in circolazione, ma il decreto legge sulla Pubblica amministrazione promette di creare una vera rivoluzione nel settore. Assunzioni nella Pa, stabilizzazioni per chi lavora nel pubblico da tre anni, l’assorbimento dell’Ispettorato del lavoro con il passaggio delle competenze al Ministero: questi infatti sono alcuni dei temi contenuti sul dl, che si interseca solo in piccola parte con le esigenze di rafforzare la macchina del Pnrr. Il decreto con le “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche” è atteso in Consiglio dei ministri, probabilmente giovedì 6 aprile.
3mila assunti e stabilizzazione dei precari
Nella bozza che circola in queste ore sono presenti diversi interventi. Sono infatti previsti tremila assunzioni nella Pubblica amministrazione e la stabilizzazione dei precari che hanno lavorato in Regioni, Province e Comuni per almeno tre anni. Circa 1.700 delle nuove assunzioni saranno straordinarie e un migliaio, in programma tra il 2023 e il 2026, saranno per le forze dell’ordine.
Nuove forze ai ministeri
Le tabelle che sono state allegate alla bozza indicano inoltre che un migliaio di nuovi posti di lavoro sono destinati ai ministeri, tra dirigenti, funzionari e assistenti: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 all’Università e ricerca, 2 al ministero per Imprese e Made in Italy, 350 funzionari per il Lavoro, 142 per il Turismo, 49 per la Salute.
La stabilizzazione dei precari
Per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari, la bozza introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. In particolare, viene data la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”.
Più forze in vista del Pnrr
L’incremento dell’organico nella Pubblica amministrazione verrà attuato anche in vista di un rafforzamento organizzativo delle amministrazioni che attuano il Pnrr e della capacità amministrativa degli enti locali. Il testo, di 30 articoli, prevede tra l’altro anche un monitoraggio delle riforme per la Pubblica amministrazione e disposizioni in materia di servizio di pubblica utilità del numero 1500 e salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al suo funzionamento, nonché modifiche alla disciplina dell'”Inviato speciale” per il cambiamento climatico.
Come cambia la gestione del turismo
Ritornano, inoltre, alcune misure per il turismo. In particolare per l’Enit, che si costituisce come società (Spa) con una dotazione di capitale di 10 milioni di euro, in mano al Mef. L’obiettivo, si legge nella bozza, è “rendere più incisiva e razionale l’attività di supporto svolta da ENIT – Agenzia nazionale per il turismo – che tenga conto delle specificità del settore e delle potenzialità dell’offerta turistica nazionale, così da potenziarne la attrattività anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione verso tali forme di domanda turistica“.
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