Ora arriva l’addio ai contanti: 3.000 euro sul conto corrente
Allo studio del governo il Supercashback. Un rimborso che premia chi manda in pensione i contanti e paga esclusivamente con le carte di credito
Michele Di Lollo – Ven, 25/09/2020
Contanti addio. Il governo lavora senza sosta al piano cashless, nato per ridurre al minimo l’uso delle banconote e allo stesso tempo stanare i furbetti dall’evasione facile.
Questa di cui scriviamo è l’ultima novità firmata Giuseppe Conte. I giallorossi sono allo studio di un premio destinato a chi risulta essere tra i primi 100mila utilizzatori di pagamenti digitali.
La ricompensa consisterà in un accredito sul conto corrente di una somma pari a 1.500 euro a semestre (massimo 3mila euro l’anno). Una sorta di bonus. Non ci sono limiti di spesa o limiti su settori di prodotti acquistati, ma una soglia di ingresso di almeno 100 transazioni ogni 365 giorni. Il Supercashback, così si chiama la misura che partirà con ogni probabilità già il prossimo dicembre, va ad aggiungersi ai rimborsi che i consumatori cumuleranno a semestre per il solo fatto di pagare beni e servizi con le carte di credito.
Come funziona
I fondi a disposizione del progetto sono 3 miliardi di euro. Gli importi verranno liquidati in due tranche, la prima a giugno e la seconda a dicembre. Per incentivare al massimo l’uso della moneta elettronica si sta valutando la possibilità di prevedere un minimo di operazioni da effettuare per ottenere il bonus.
Non pagate più con i contanti? Scatta la “trappola” del governo
La stima è che in questa prima fase utilizzino il cashless circa 10 milioni di italiani, ma, fanno sapere da Palazzo Chigi, se la platea dovesse essere ridotta, si è pronti a ridistribuire le risorse e puntare a un tetto di rimborsi semestrale fino a 500 euro. Chi è interessato dovrà registrarsi e dare così la propria autorizzazione, o sul sito della propria banca o sulla app IO. Registrandosi fornirà il codice fiscale, l’iban e legherà al proprio account le carte che intende utilizzare. Il rimborso non è vincolato all’utilizzo di una sola carta, ma si cumula. Dall’operazione sono esclusi gli acquisti effettuati online.
La privacy
Quello di cui abbiamo parlato, il cashback, è un’operazione delicata sotto il profilo della privacy. I nostri dati e gli importi delle spese viaggeranno attraverso diverse piattaforme e saranno lavorate da più soggetti, compresa l’Agenzia delle entrate. Il ministero dell’Economia si appoggerà a PagoPa a cui saranno ovviamente affiancate le varie piattaforme bancarie. Alla app i consumatori dovranno registrarsi associando il proprio codice fiscale alla carta che utilizzano. Per farlo dovranno essere dotati dell’identità digitale Spid, ma per ovviare a questa complicazione si sta studiando anche la possibilità di utilizzare i vari canali di pagamento. Risulta, tuttavia, decisivo su questo il parere del garante della privacy.
Il piano cashless del governo ha come primo obiettivo la lotta all’evasione. E questa non è la sola misura studiata dall’esecutivo sotto questo punto di vista. Dallo scorso luglio, infatti, il tetto all’uso dei contanti è sceso da 3mila a 2mila euro e quindi dal primo gennaio 2022 scenderà ulteriormente a mille. Inoltre, dal prossimo primo gennaio la soglia per pagare con carte contactless in base agli impegni già ufficializzati da tutti i principali operatori del settore verrà progressivamente aumentata a 50 euro rispetto all’attuale tetto di 25 euro.