Nuovo tetto per i prelievi: quando scatta il controllo
Di fatto chi preleverà una somma che supera i mille euro in un giorno o i cinquemila in un mese potrebbe entrare nel mirino del Fisco
Luca Romano
Novità in arrivo per i prelievi dal conto corrente. Di fatto chi preleverà una somma che supera i mille euro in un giorno o i cinquemila in un mese potrebbe entrare nel mirino del Fisco e dell’Agenzia delle Entrate.
Infatti con le nuove norme viene fissato un limite numerico, come ricorda Italia Oggi, alle operazioni. Superato un certo importo scattano i controlli per la presunzione di “nero”. L’emendamento approvato nel decreto fiscale di fatto potrebbe cambiare e non poco i movimenti sui conti correnti. La normativa in questo momento stabilisce che l’uso del contante è di fatto vietato a partire da una cifra che superi i 3000 euro.
Di fatto le norme fiscali in merito sono molto chiare: scattano sanzioni nel momento in cui chi ha il conto corrente non riesce a giustificare le somme che sono depositate. In questo caso scatta una sorta di recupero da parte del Fisco con una tassazione del reddito. Una regola questa che riguarda molto spesso gli imprenditori e i commercianti e che a volte può riguardare anche i risparmiatori. Adesso le nuove regole fissano un limite numerico ai prelievi giornalieri o nell’arco di 30 giorni. Mille euro al giorno e 5mila mensili di fatto sono i nuovi limiti fissati. Superati questi tetti si aprono le porte dei controlli fiscali che potrebbero portare a pesanti sanzioni.