Nuovo digitale terrestre: tutte le bufale che devi conoscere
20 Ottobre 2021
Nuovo digitale terrestre in arrivo, da oggi le prime novità per la tv italiana: regnano però alcune bufale, ecco quali sono e la situazione reale
Claudio Schirru
Il nuovo digitale terrestre inizia a prendere corpo da oggi. Da qualche ora è infatti cominciato l tanto atteso (e temuto) switch-off della tv italiana, che nelle intenzioni segnerà un vero e proprio spartiacque tra l’attuale tecnologia e la prossima. Un avvio che non poteva, visti i tempi, che essere accompagnato da una serie di bufale più o meno fantasiose.
Riepilogando velocemente, il nuovo digitale terrestre prevede il passaggio dalla codifica H.264 in favore della H.265. In questa prima fase, tuttavia, cambierà unicamente il formato delle trasmissioni, da Mpeg-2 a Mpeg-4. Con oggi una prima ventina di canali subirà questo passaggio, a partire da Rai – che oggi “sposterà” diversi canali (Yoyo, Rai4, Rai5, RaiSport, RaiStoria, RaiGulp e RaiPremium)- e Mediaset (TgCom 24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 Tv e Virgin Radio Tv).
C’è poi la questione decoder, che potrebbe o meno risultare già predisposto alla nuova tecnologia. Per controllare se questo dispositivo (o la smart tv) è già in linea con i requisiti finali per il digitale terrestre 2.0 – attivo dopo il 2022 – viene consigliato di andare sui canali 100 e 200: se viene visualizzato il messaggio Test HEVC Main10 tutto a posto, altrimenti servirà acquistare un dispositivo adatto (meglio se con certificazione lativù4k). Al momento, in linea teorica se si ricevono già canali in HD, si dovrebbero vedere correttamente anche le trasmissioni Mpeg-4, anche se potrebbe risultare necessaria una risintonizzazione.
Nuovo digitale terrestre, le bufale in circolazione
Come ogni novità che arriva in Italia, la bufala è servita. In questo caso anche più di una, a cominciare dai soliti immancabili riferimenti all’Unione Europea. In questo caso si vocifera che lo switch-off sia imposto dall’Europa: non è così, almeno non del tutto. L’UE ha scelto di tagliare le frequenze destinate alle tv per aumentare quelle a supporto delle reti mobili, ma la scelta di procedere con la compressione dei segnali e la codifica Mpeg-4 è tutta italiana.
Mpeg-4 una novità in Italia? Altra bufala, considerato che lo standard è già utilizzato da diverse emittenti minori in quanto garantisce una migliore resa e un certo risparmio economico. Falso anche il fatto che il passaggio dei canali sarà in tutti i casi verso le trasmissioni in HD.
Falso anche il passaggio alla codifica Mpeg-4 in tempi differenti da regione a regione. I canali Rai e Mediaset interessati migreranno tutti nello stesso momento, ovunque in Italia. Bufala anche la certezza della tempistica in cui verrà completata la transizione, così come il passaggio al DVB-T2 entro il 30 giugno 2022.
Cosa significherà il mancato passaggio al DVB-T2 entro giugno? Significa che potrebbero verificarsi brevi interruzioni o problematiche nella ricezione dei canali, per far fronte a una non ancora efficace copertura. Il taglio delle frequenze è confermato dall’UE per il 30 giugno 2022, i ritardi italiani forse impediranno di rendere del tutto indolore il cambiamento.
Test dei canali
Test dei canali 100 e 200 panacea di tutti i mali? Forse no, in quanto alcuni canali potrebbero non utilizzare tale codifica e comunque difficilmente prima del 2023. Da utilizzare come indicazione generale, tenendo a mente che in caso di necessità è sempre meglio acquistare prodotti con certificazione lativù 4K.
A proposito di test, altra bufala è quella che se non si visualizza correttamente il canale Rai HD (501) tv e decoder sono da cambiare. Il normale canale di Rai 1 e quello HD sono su frequenze differenti, quindi non risultano indicativi al 100%. Meglio testare la visualizzazione, ad esempio, di La7 e La7 HD.
Altre bufale
Il pieno passaggio al DVB-T2 non avverrà il 1 gennaio 2023, bensì “partirà” da quella data. Di conseguenza potranno esserci zone in cui tutto resterà com’è anche dopo quella data (come indicato nel calendario dello switch-off).
Altre notizie false rappresentano quasi dei veri e propri raggiri. Ad esempio: è falso che tutti i vecchi decoder o tv debbano essere sostituiti, anche se precedenti al 22 settembre 2018, oppure che tutti i modelli ora in commercio siano adatti alla nuova codifica. Chi lo sostiene sta mentendo oppure non è adeguatamente informato.
Infine il bonus tv, che alcuni sostengono provocherà un danno ambientale in ragione dei molti dispositivi rottamati. Falso anche qui, in quanto tv e decoder verranno consegnati al momento di ritirare il nuovo apparecchio, per poi essere destinati alla raccolta RAEE (recuperandone metalli rari e altre materie prime).