Novità sulla revisione auto: ecco la nuova tariffa. Ma c’è il bonus
Il buono si potrà sfruttare entro 3 anni dall’entrata in vigore della norma una sola volta e per un unico veicolo a motore
Federico Garau – Lun, 21/12/2020
La tariffa base relativa alla revisione dei veicoli a motore e dei rimorchi subirà un incremento di ben 9,95 euro, questo è quanto stabilito da un emendamento alla manovra finanziaria secondo quanto approvato poco fa dalla commissione Bilancio alla Camera.
A parziale compensazione dell’aumento improvviso, la medesima norma prevede altresì per il contribuente la possibilità di usufruire del codiddetto bonus “veicoli sicuri”. Si tratta di un buono pari all’aumento decretato quest’oggi (ovvero 9,95 euro) che il cittadino potrà sfruttare in un’unica circostanza e per un solo veicolo a motore entro un tempo limite massimo di 3 anni dall’entrata in vigore della norma stessa.
La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) si dice pienamente soddisfatta dell’adeguamento della tariffa per le revisioni auto, rimasta invariata negli scorsi 13 anni. Si tratterebbe di una vera e propria boccata di ossigeno per tutti i lavoratori di tale comparto, anch’essi in piena crisi economica e costretti negli ultimi anni ad affrontare delle spese sempre più alte per adeguarsi alle nuove tecnologie applicate nel settore e per finanziare i conseguenti corsi di formazione professionale.
In un comunicato ufficiale, Cna spiega che l’esito della trattativa “premia la determinazione della Confederazione che da tempo è impegnata in un confronto continuo con il Parlamento, e in particolare con la Commissione trasporti, e i ministeri interessati per favorire il completamento della riforma sulle revisioni auto. Tra l’altro”, prosegue ancora la nota, come riportato da Agi, “l’adeguamento delle tariffe per le revisioni auto non peserà sulle tasche degli italiani. L’emendamento approvato prevede infatti che lo Stato erogherà un bonus ai proprietari dei veicoli pari all’incremento di 9,95 euro”.
Tuttavia Cna esprime comunque un rammarico. È stata infatti persa l’occasione “per intervenire sul fronte dei collaudi e della revisione dei mezzi pesanti che oggi scontano ritardi di oltre un anno con gravi conseguenze sul fronte della sicurezza stradale”. E questo nonostante che fosse stato già raggiunto un accordo. “La Commissione Trasporti della Camera aveva approvato all’unanimità un emendamento per affidare ai centri privati i collaudi e le revisioni dei mezzi pesanti completando così la riforma”, prosegue Cna nel comunicato. “L’auspicio è che con l’apertura del tavolo istituzionale con il ministero dei Trasporti, lo scorso 10 dicembre, si possa arrivare al più presto ad una soluzione positiva anche in materia di collaudi e revisione dei mezzi pesanti”.