Le “libertà negate” ai vaccinati: cosa ancora non si può fare
1 Giugno 2021
In Italia, anche i vaccinati con due dosi devono seguire le stesse misure restrittive di chi non ha ricevuto il siero anti-Covid: in altri Paesi, invece, le regole sono diverse e concedono più libertà. Ecco cosa accade
Alessandro Ferro
Paese che vai, libertà che trovi: così come durante i vari lockdown, ogni Paese adotta misure anche in presenza di un alto numero di vaccinati. Nonostante in Italia i numeri aumentino giorno dopo giorno, qui si fa ancora fatica ad applicare norme meno restrittive anche chi ha già ricevuto una o entrambe le dosi di vaccino.
Le restrizioni nonostante il vaccino
La campagna vaccinale italiana procede spedita, al momento quasi un quinto della popolazione ha completato il ciclo vaccinale: questo numero è chiaramente destinato ad aumentare nelle prossime settimane e, con esso, tutta una serie di aperture che per il momento, però, non si vedono eccezion fatta per le tre Regioni bianche, quindi Friuli, Molise e Sardegna. Anche i vaccinati, quindi, devono indossare le mascherine anche se già protetti con il siero anti-Covid, devono portarla in strada e non possono comunque accedere nei ristoranti al chiuso perché manca ancora il green pass ma mancano regole ad hoc per chi comincia ad essere immune. Non solo, ma anche i vaccinati devono seguire le regole del coprifuoco che vale per tutta la popolazione in virtù del fatto che i vaccini non escludono il rischio di infezione e trasmissione del virus. Insomma, per adesso, le regole non cambiano nemmeno per questa categoria di persone, ormai svariati milioni, e vige la massima cautela.
Usa, addio alle mascherine
Altrove, però, le cose sembrano essere un po’ diverse e si osservano maggiori libertà concesse alle persone vaccinate: è il caso degli Stati Uniti, dove le libertà concesse si riferiscono però a coloro che abbiano completato il ciclo vaccinale (due dosi o il monodose di J&J). In ogni caso, però, si tratta già di un bel passo in avanti. I Cdc americani spiegano che, dal momento che la vaccinazione completa riduce il rischio di infezione e abbassa quella di trasmissione del virus, i vaccinati possono evitare test e quarantene in caso di esposizione a rischio (così come in Norvegia), e per viaggiare e possono rinunciare a mascherine e distanziamento. Il semaforo verde riguarda praticamente qualsiasi attività che si voglia svolgere: dalla camminata al parco, al ritrovo con amici, alle lezioni di coro, alla seduta da un parrucchiere.
Germania, niente coprifuoco
Molti potranno pensare che gli Stati Uniti rappresentino un eccezione perché è il Paese più avanti con la vaccinazione in rapporto alla popolazione. La Germania, invece, che ha numeri simili all’Italia, gode sostanzialmente delle stesse libertà degli americani: chi è vaccinato (o guarito) non deve più osservare il coprifuoco, non verrà conteggiato nel numero massimo di persone che è possibile incontrare in ambito privato e potrà evitare di sottoporsi alle richieste di test quando necessarie. Inoltre, non è prevista nessuna quarantena per il rientro in Germania (a meno che non si arrivi da aree considerate a rischio) e possibilità di fare sport con tutti (non più da soli o con i familiari). Le misure preventive, però, restano le stesse per tutti, quindi igiene delle mani, mascherina e distanziamento.
Regno Unito, Canada e Corea del Sud
Situazione diversa, però, nel Regno Unito dove la variante indiana fa paura nonostante la vaccinazione sia ormai giunta ad ottimo punto. Come si legge su Galileonet, non ci sono ancora regole esclusive riservate alle persone vaccinate ma viaggiano step by step, in modo graduale un po’ come sta avvenendo in Italia. Pertanto, le persone vaccinate sono ancora tenute a rispettare tutte le misure utili a prevenire la trasmissione del virus a causa dell’incertezza dei vaccini nel bloccare la trasmissione del virus. Anche il Canada procede per gradi prevendo un allentamento delle misure “a step” in base alle stagioni ma soprattutto alle coperture vaccinali (una o due dosi). Per il momento e per l’estate in arrivo, le autorità raccomandano sempre l’importanza di seguire le misure di distanziamento e di indossare la mascherina. In Corea del Sud, invece, chi avrà ricevuto almeno una dose potrà toglierla all’esterno.
Cosa dice l’Ecdc
Sui diritti delle persone vaccine si è da poco espressa anche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), riconoscendo quanto già detto in materia di efficacia dei vaccini contro malattia e trasmissione e le disposizioni già prese da alcuni Paesi in materia di quarantene per arrivo da altri Paesi o qualche apertura nelle case di riposo. Secondo quanto riportato, distanziamento e mascherine tra persone completamente sono misure che possono essere allentate, così come tra persone non vaccinate della stessa “bolla” familiare e persone vaccinate (a meno che non siano presenti soggetti a rischio), ma anche sui luoghi di lavoro gli screening potrebbero essere allentati in caso di bassa circolazione virale e in assenza di varianti capaci di sfuggire alla risposta immunitaria. La presenza di varianti, così come quella di sintomi di Covid-19, richiede sempre di seguire tutte le raccomandazioni per ridurre il rischio ad iniziare da mascherina e distanziamento.