La stretta sul divieto di sosta: le multe a strascico sono valide
Il blitz di Delrio contro gli automobilisti: “Legittimo dare le multe con le telecamere”
Sergio Rame
Il ministro dei Trasporti Graziano Delrio dà una stretta al divieto di sosta.
Con una circolare diramata dal ministero ha, infatti, dato il proprio imprimatur all’uso delle telecamere che riprendono il traffico dall’automobile di servizio. In questo modo la municipale può staccare multe a strascico senza mai scendere dalla propria auto. A patto, come spiega Stefano Manzelli su Italia Oggi, che “l’agente verifichi attentamente l’assenza del trasgressore a bordo di ogni singolo veicolo trovato in divieto di sosta”. Verifica che non sempre viene effettuata.
Per dare una stretta alla sosta selvaggia, il ministero dei Trasporti ha dato il proprio consenso a utilizzare i sistemi di tecnologia avanzata per pizzicare i furbetti. D’altra parte il codice della strada permette di non contestare immediatamente l’infrazione in caso di assenza del trasgressore. Tra i sistemi approvati da Delrio c’è, per esempio, lo street control, un sistema usato per “verificare la rispondenza dei veicoli al rigoroso rispetto delle limitazioni antismog”. Il sistema di videoregistrazione georeferenziato oermette ai vigili di fotografare le auto in divieto di sosta e, al tempo stesso, di inviare al conducente la multa per posta. In molti casi, però, le multe a strascico sono state staccate senza accertarsi della reale assenza del conducente.
Per il ministero dei Trasporti la telecamera per fare le multe a strascico è uno strumento di lavoro che “facilita l’acquisizione dei dati indentificativi del veicolo, rimanendo compito dello stesso operatore garantire l’effettiva essenza del trasgressore, legittimando così la contestazione differita”. Non solo. Per Delrio, se la telecamera viene usata direttamente dal vigile, “non serve alcun tipo di omologazione o approvazione”.