Cenoni, coprifuoco, spostamenti e pranzo al ristorante: la bozza del Dpcm
Il governo ha inviato alle Regioni la bozza del nuovo decreto in vista del Natale. Ecco tutte le novità che cambieranno le prossime festività
Luca Sablone – Gio, 03/12/2020
Dopo aver approvato in Gazzetta ufficiale il decreto legge che estende la durata dei Dpcm a 50 giorni e regola in maniera definitiva gli spostamenti, il governo ha provveduto a inviare alle Regioni la bozza del decreto (clicca qui per leggere il documento in pdf) che dovrebbe essere firmato in serata.
Il premier Giuseppe Conte (che dovrebbe parlare in diretta questa sera alle 20:20) si prepara così ad annunciare quelle che saranno le novità che caratterizzeranno le prossime festività di fine anno, confermando alcuni divieti e introducendo ulteriori norme per evitare una terza ondata a gennaio. Ecco tutte le novità contenute nella bozza elaborata dall’esecutivo giallorosso. Le disposizioni si applicheranno a partire 4 dicembre e resteranno in vigore fino al 15 gennaio.
Nuovo Dpcm: cosa cambia
Una novità riguarda il coprifuoco, che verrà esteso fino alle ore 7 del mattino a Capodanno. Saranno consentiti solamente gli spostamenti per esigenze lavorative, di salute, di improrogabile necessità, per svolgere attività e usufruire di servizi non sospesi. La forte raccomandazione resta quella di limitare le uscite, evitando di spostarsi i con mezzi di trasporto pubblici o privati se non strettamente necessario.
Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nell’ambito dell’intero territorio nazionale “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o province autonome”. Inoltre nella giornata del 25 e 26 dicembre non sarà consentito uscire dal proprio Comune, salvo per comprovate esigenze lavorative, di salute o situazioni di necessità. Al momento non sono previste deroghe per i parenti come invece era stato ipotizzato nei giorni scorsi anche da alcuni esponenti della maggioranza. Comunque è consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione, “con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma”.
Bar e ristoranti potranno aprire a pranzo il 25 dicembre, il 26 dicembre, a Capodanno e il 6 gennaio 2021. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per ogni tavolo, a meno che non siano tutti conviventi. Dalle ore 18 vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. La ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive resta libera limitatamente ai propri clienti che siano alloggiati. Ma in hotel bisognerà scordarsi il classico cenone di Capodanno: dalle 18 del 31 dicembre fino alle 7 del 1 gennaio 2021 la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.
Fino al 6 gennaio i negozi al dettaglio potranno restare aperti fino alle ore 21. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili. Saranno esclusi dalla restrizione le farmacie, le parafarmacie, i presidi sanitari, i punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, i tabacchi e le edicole.
Gli impianti sciistici resteranno chiusi durante le festività natalizie e riapriranno il 7 gennaio “agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”. C’è l’ok agli atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato Italiano Paralimpico e/o dalle rispettive federazioni “per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni”.
Dal 7 gennaio gli studenti torneranno a scuola per svolgere le lezioni in classe: dopo l’Epifania gli istituti scolastici dovranno garantire al 50% della popolazione studentesca l’attività didattica in presenza. Resta sempre possibile lo svolgimento di lezioni in aula “per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”. Nel prossimo Dpcm arriverà l’ok per gli esami dell’Università in presenza: il via libera riguarda le sole attività formative degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio, ovvero rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori, le altre attività curriculari, anche non relative agli insegnamenti del primo anno, quali esami, prove e sedute di laurea.
Dal 21 dicembre al 6 gennaio “sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana”. Nello stesso periodo è vietato alle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera “di fare ingresso nei porti italiani, anche ai fini della sosta inoperosa”.
Stop alle mostre e ai servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Aperte invece le biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, “fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica”. Disposta la temporanea sospensione delle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle patenti di categoria B, B96 e BE.