In pensione subito: ecco come (scarica la guida)
23 Settembre 2021
Sul sito dell’Ente sono indicate le linee da seguire per le categorie di dipendenti che possono uscire dal lavoro
Federico Garau
Il cantiere pensioni sta per aprirsi. Il governo, molto probabilmente dopo l’uscita di scena di Quota 100, potenzierà l’Ape sociale allungando la lista dei lavori gravosi che permetterebbero l’uscita anticipata a 63 anni. In mezzo, tra questo autunno in arrivo e il 31 dicembre 2021 ci sono tutti coloro che attendono di aprire la porta d’uscita dal lavoro entro la fine dell’anno con gli strumenti attualmente previsti. Ed è stato proprio l’istituto nazionale di previdenza sociale a chiarire in che modo si può lasciare il lavoro prima dell’inevitabile cambio di percorso con l’addio alla riforma varata dai gialloverdi.
Con la sua guida dal titolo “Che pensione mi spetta?” Che_pensione_mi_spetta Inps indica le tre vie da seguire per lasciare il lavoro prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.
Quota 100
“Pensione Quota 100” è la prestazione economica riconosciuta dall’Ente a quanti maturino 38 anni di contributi a 62 anni di età compiuti tra 1 gennaio 2019 e 31 dicembre 2021. Spetta a dipendenti pubblici e privati iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (comprendente il Fondo pensioni lavoratori dipendenti e le gestioni speciali per gli autonomi, quali ad esempio artigiani e commercianti), “alle forme sostitutive ed esclusive della gestione Inps e agli iscritti alla gestione separata”. Risultano pertanto esclusi i membri del personale di forze armate, polizia, guardia di finanza, vigili del fuoco.
Il raggiungimento dei richiesti 38 anni può comprendere la contribuzione accreditata a qualsiasi titolo (obbligatoria, volontaria, da riscatto), purchè siano attestati 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia e/o disoccupazione. La “Pensione Quota 100” non è cumulabile con redditi derivanti da ogni genere di attività lavorativa, svolta anche all’estero, sino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia: risulta ammissibile esclusivamente il cumulo con reddito da lavoro autonomo occasionale (entro i 5mila euro lordi l’anno).
La contribuzione è valorizzata con il sistema di calcolo retributivo o contributivo. Il sistema di calcolo retributivo “si applica alla contribuzione versata o accreditata fino al 31.12.1995, per i soggetti che hanno meno di 18 anni di contributi a tale data. Si applica anche alla contribuzione versata o accreditata fino al 31.12.2011, per i soggetti con almeno 18 anni”. Il sistema di calcolo contributivo “si applica alla contribuzione versata o accreditata dopo il 31.12.1995, sia ai soggetti con meno di 18 anni di contributi sia ai soggetti privi di contribuzione a tale data. Si applica anche alla contribuzione versata o accreditata dopo il 31.12.2011, per i soggetti con almeno 18 anni di contribuzione alla data del 31.12.1995”.
Pensione anticipata
Trattasi di prestazione economica riconosciuda dall’Inps a lavoratori che maturino i requisiti contributivi previsti dalla legge, a prescindere dall’età anagrafica. Anche in questo caso spetta agli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria Ago, alle forme sostitutive ed esclusive della gestione Inps e agli iscritti alla gestione separata.
Requisito principale è la cessazione del lavoro dipendente, anche se si può proseguire l’attività da autonomo. È necessario (fino al 31 dicembre 2026) il raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Resta valida per arrivare ai requisiti la contribuzione accreditata a qualsiasi titolo (obbligatoria, volontaria, da riscatto), purchè siano attestati 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia e/o disoccupazione. Su domanda del diretto interessato possono essere cumulati i periodi assicurativi versati o accreditati presso più gestioni previdenziali.
Opzione donna
È la prestazione erogata da Inps a lavoratrici dipendenti e autonome che maturino i requisiti previsti entro il 31 dicembre 2020. Spetta a donne iscritte all’Assicurazione generale obbligatoria (Ago), ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite dallo stesso Ente.
Risulta attivabile se al 31 dicembre 2020 la lavoratrice ha compiuto 58 anni (dipendente) o 59 (autonoma), maturando 35 anni di contributi: è valida la contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo (obbligatoria, volontaria, da riscatto, figurativa), purchè siano attestati i 35 anni di contribuzione al netto di periodi di disoccupazione e malattia. Anche in questo caso deve cessare il lavoro dipendente ma può proseguire quello autonomo.
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