Il Cdm dà il via libera al decreto Ristori

Il Cdm dà il via libera al decreto Ristori | Bar, palestre, teatri e tassisti: ecco a chi andranno gli aiuti
Sul tavolo un intervento da 4-5 miliardi: bloccati i licenziamenti ed estesa la Cig fino al 31 gennaio. Rinviate le elezioni comunali del 22-23 novembre. Arriva anche lo stop dei pignoramenti immobiliari

Il Cdm ha approvato il decreto Ristori. Un nuovo pacchetto di aiuti da 4-5 miliardi, finanziati recuperando risorse inutilizzate in bilancio. Il nuovo provvedimento è stato messo a punto per dare un contributo economico immediato ai settori di nuovo costretti a chiudere, per contenere il dilagare dell’epidemia. Contributo che potrebbe raddoppiare, rispetto a quanto già ricevuto in estate dopo il lockdown, per chi dovrà tenere la serranda abbassata.

A chi vanno i contributi? Si va verso ristori corposi per il settore della somministrazione, con i ristoranti che dovrebbero ricevere il 150% di quanto già avuto a fondo perduto con il decreto Rilancio e bar e pasticcerie che dovrebbero ottenere il 200%. La lista delle attività e dei relativi “coefficienti” di indennizzo che entrerà nel decreto ristori sarebbe ancora soggetta a ultime limature. Per le sole discoteche e i locali analoghi, chiusi in sostanza da marzo, il ristoro dovrebbe arrivare al 400%.

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Contributo a fondo perduto: tetto massimo di 150mila euro Il nuovo contributo a fondo perduto andrà “a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive”, senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni) e avrà un tetto massimo di 150mila euro. Nella bozza del dl si precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell’edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda: saranno esclusi dal ristoro “i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre” o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data. L’Agenzia delle entrare riaprirà l’apposito canale web per consentire di presentare le nuove istanze e calcolare il contributo, sulla base degli stessi parametri utilizzati per chi lo aveva già ricevuto in precedenza (cioè una percentuale sul calo di fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 rispetto al mese di aprile 2019). Le quote saranno “differenziate per settore economico” individuato in base ai codici Ateco. Per chi ha già ricevuto il contributo in estate il ristoro sarà “corrisposto dall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo”.

L’elenco delle categorie interessate – Nell’elenco ci saranno sicuramente bar, pasticcerie, ristoranti costretti a chiudere alle 18, ma anche cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, centri sportivi, piscine. Ma si stanno valutando, appunto, anche gli alberghi e le strutture turistiche. Per le imprese ci sarà anche un nuovo credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre e novembre e cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre.

Indennizzi anche per taxi e Ncc “Ci sono anche i tassisti e i titolari di noleggio con conducente tra le categorie destinatarie dei ristori stanziati dal governo nel decreto approvato a sostegno delle attività chiuse o danneggiate dalle ultime misure anti Covid”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, al termine del Consiglio dei ministri. “Taxi e Ncc hanno giustamente rappresentato in un incontro presso il Mit che l’attività, se pure non sospesa, lo sarà di fatto dopo le 18, considerate le chiusure del Dpcm. Potranno così usufruire di un indennizzo pari al 100 % di quanto hanno ottenuto con il dl Rilancio di aprile. Le risorse – conclude – saranno erogate direttamente sui conti correnti. Ringrazio il sottosegretario Salvatore Margiotta che ha incontrato i rappresentanti delle categorie e contribuito a questo risultato”.

Cig prorogata fino a gennaio 2021 – Un aiuto arriverà anche per i lavoratori, mentre da Bruxelles la presidente della Commissione Ursula von der Leyen annuncia l’arrivo dei primi 10 miliardi del fondo Sure proprio per coprire le spese per gli ammortizzatori e la protezione dei posti di lavoro. Nel decreto c’è la proroga della Cig fino al 31 gennaio a carico dello Stato, per evitare di lasciare senza copertura chi a metà novembre avrà già esaurito tutte le settimane a disposizione. Sei settimane di cassa integrazione Covid aggiuntivi, riconosciute ai datori di lavoro ai quali sia stato già interamente autorizzato l’ulteriore periodo del decreto-legge del 14 agosto 2020, n. 104, e ai datori di lavoro appartenenti ai settori interessati dai provvedimenti che dispongono la chiusura o la limitazione delle attività economiche e produttive al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le sei settimane devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021.

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Catalfo: “Esonero contributivo, stop ai licenziamenti e prorogata la Cig” Per tutte le imprese “abbiamo garantito altre 6 settimane di cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Al contempo, proroghiamo il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio”, scrive il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, dopo l’ok al decreto Ristori.

Gli aiuti per cultura, spettacoli e turismo – In arrivo anche una nuova indennità una tantum per gli stagionali del turismo, spettacolo e lavoratori dello sport, che dovrebbe essere di 1.000 euro.

Reddito di emergenza per le famiglie più fragili Nel dl Ristori sono previste due nuove mensilità del reddito di emergenza (Rem) per molti cittadini economicamente fragili e famiglie svantaggiate che stanno pagando un duro prezzo per la pandemia. Una mensilità del reddito di emergenza a novembre andrà per le famiglie già beneficiarie del contributo in base al decreto agosto e per quelle famiglie che a settembre hanno registrato un valore del reddito familiare inferiore a quello del Rem, da 400 a 800 euro. E’ quanto si legge in una bozza del provvedimento. Secondo i calcoli contenuti nella relazione tecnica, nella prima ipotesi risulterebbero ulteriori 158mila nuclei percettori che percependo un importo medio di 560 euro porterebbero il costo del rinnovo dell’assegno a novembre a 170 milioni di euro, mentre per la seconda si possono stimare 100mila nuovi nuclei percettori con un costo di 56 milioni di euro.

Catalfo: “Indennità da mille euro per gli stagionali” Tra le altre norme, “abbiamo previsto un’indennità da mille euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato) nonché gli stagionali degli altri settori, i lavoratori dello spettacolo, gli intermittenti, i venditori porta a porta e i prestatori d’opera, tra quelle categorie a cui la pandemia finora ha imposto i sacrifici più grandi e che senza il nostro intervento sarebbero rimasti privi di ogni sostegno”, spiega il ministro Catalfo.

Indennizzi di 800 euro ai precari del mondo dello sport Per il mese di novembre 2020, è erogata dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Coni, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni e dal Cip, le societa’ e associazioni sportive dilettantistiche”. Lo prevede l’articolo 16 del testo. L’articolo 3, inoltre, istituisce il “Fondo per il sostegno delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Società Sportive Dilettantistiche” nel limite massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020 ed è destinato all’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche”.

Voucher per il rimborso degli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre a gennaio 2021 Rimborso con voucher anche per gli spettacoli dal vivo previsti dal 24 ottobre e fino a gennaio 2021 e saltati per le nuove restrizioni anti-Covid. La misura vale quindi anche per “i titoli acquistati dal 1 al 24 ottobre non fruiti” finora e “non fruibili fino al 31 gennaio 2021”.

Stop ai pignoramenti immobiliari fino a fine anno Inoltre arriva lo stop ai pignoramenti immobiliari fino al 31 dicembre. “E’ inefficace ogni procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, di cui all’articolo 555 del codice di procedura civile – si legge nella bozza -, che abbia ad oggetto l’abitazione principale del debitore, effettuata dal 25 ottobre 2020 alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”.

Elezioni comunali del 22-23 novembre rinviate al prossimo anno “In considerazione della situazione epidemiologica da Covid-19, per l’anno 2020 le elezioni dei comuni i cui organi sono stati sciolti ai sensi dell’articolo 143 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, già indette per le date del 22 e 23 novembre 2020, sono rinviate e si svolgono contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021, mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”.

Fondo da 400 milioni agli operatori turistici Il decreto stanzia anche 400 milioni per il sostegno agli operatori turistici, dalle agenzie di viaggio e i tour operator alle guide e gli accompagnatori turistici. Altri 100 milioni andranno al Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali: le risorse aggiuntive andranno in particolare al ristoro delle perdite subite dal settore relative alla organizzazione di fiere e congressi.

Fondi a medici di base e pediatri per i tamponi rapidi La bozza del decreto formata da 32 articoli infine prevede tra le altre misure anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi”.
https://www.tgcom24.mediaset.it/economia/bar-palestre-teatri-e-forse-tassisti-ecco-a-chi-andranno-gli-aiuti-del-decreto-ristori-previsti-fino-al-doppio-di-aiu_24709948-202002a.shtml