“Sono sopra la soglia critica”. I nuovi colori delle regioni
Fino alla settimana precedente erano 8. Il monitoraggio riguarda la settimana 22-28 febbraio con aggiornamento al 3 marzo
Valentina Dardari – Ven, 05/03/2021
Da quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero dalla Salute con il monitoraggio dell’epidemia di Covid in Italia riguardante la settimana che va dal 22 al 28 febbraio, con aggiornamento al 3 marzo, “si osserva un peggioramento nel numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica: sono 9, erano 8 la settimana precedente”.
Preoccupano quindi i posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva: “Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% rispetto al 24% della scorsa settimana). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in netto aumento da 2.146 (23 febbraio) a 2.327 (02 marzo). Il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 18.295 a 19.570”. Sono dieci le regioni e province autonome che mostrano un Rt puntuale maggiore di 1. Si tratta di Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Trento, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto.
Di queste 10, solo il Molise ha un valore dell’Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Per quanto riguarda invece le altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, mentre le restanti Regioni/province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. Per la quinta settimana consecutiva viene quindi registrato anche un peggioramento nel livello generale del rischio. Solo una Regione, la Sardegna, l’unica in zona bianca, è a rischio basso. Come sottolinea al bozza “sono 14 le Regioni e province autonome con una classificazione di rischio moderato: Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Di queste nove hanno una alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane: Calabria, Molise, Piemonte, le provincia di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto”.
Nella bozza del report viene raccomandato, alla luce dell’aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di continuare a limitare drasticamente le interazioni tra i cittadini e anche gli spostamenti. Si legge ancora nella bozza del report che “Analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei si rende necessario un rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale al fine di ottenere rapidamente una mitigazione del fenomeno” . Le Regioni/Province autonome dove si registrano varianti che possono ridurre l’efficacia dei vaccini in uso, sono invitate pertanto a seguire, indipendentemente dai valori di incidenza, il livello di mitigazione massimo a scopo di contenimento. Con questi dati potrebbero quindi venire inasprite le normative contenute nel Dpcm in vigore dal 6 marzo al 6 aprile.
I colori delle Regioni
Sulla base dei dati del monitoraggio settimanale la Lombardia rimane in fascia arancione scuro, il Piemonte va in arancione, Liguria e Lazio sono gialle, mentre la Campania entra in fascia rossa. Entro questa sera il ministro della salute Roberto Speranza firmerà le ordinanze che entreranno in vigore da lunedì prossimo 8 marzo.
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