I 4 errori sul 730 da evitare (subito)
Entro il 30 settembre prossimo andrà consegnata la dichiarazione ma si può cadere in errori da Fai da Te o dimenticarsi scadenza
Stefano Damiano – Mar, 07/07/2020
Da alcuni anni, oramai, gli italiani hanno la possibilità di fare la propria dichiarazione dei redditi attraverso la dichiarazione reddituale con il modello 730 precompilato il quale,grazie alle informazioni prese dall’Agenzia delle entrate, dovrebbe essere il più possibile veritiero in termini di detrazioni e deduzioni.
Per il contribuente, però, in alcuni casi è necessario apportare delle modifica, ma in questo caso si deve fare attenzione a non commettere i classici errori del Fai da Te che potrebbero causare, successivamente, inutili lungaggini burocratiche di controlli e conguagli. Inoltre, il calendario degli adempimenti fiscali è diventato così fitto che anche se la scadenza prevista per l’invio della dichiarazione 730 precompilata è fissata al 30 settembre, ci sono delle scadenze intermedie da non dimenticarsi.
Ma andiamo per ordine; l’errore classico da non commettere è quello relativo agli importi dichiarati, con omissioni di dati e di importi relativi alle spese sostenute non riportate nel 730 precompilato. Tra questi dati ci sono, solitamente, i farmaci e le spese sanitarie varie, le spese veterinarie, i lavori condominiali e i contributi versati per i collaboratori domestici. Soprattutto per la dichiarazione di queste ultime spese si hanno spesso degli errori di calcolo ma la differenza tra quanto riportato in dichiarazione e quanto effettivamente versato potrebbe dipendere dal fatto che in alcuni casi vengono conteggiate anche le spese relative ai contributi di competenza del lavoratore domestico che, però, non possono essere portate in deduzione nella propria dichiarazione.
Altro errore tipico del Fai da Te sulla dichiarazione 730 è quello di gettare via fatture e scontrini una volta trasmesso il modello precompilato all’Agenzia delle Entrate. Difatti, secono i regolamenti vigenti, se si modifica il modello si può essere soggetti ai controlli delle Entrate in cui sarà necessario fornire gli originali della documentazione fiscale portate a detrazione. I documenti del modello 730/2019 dovranno esser conservati entro il 31 dicembre 2025.
Come abbiamo ricordato su IlGiornale.It qualche settimana fa, il fisco potrà effettuare due tipologie di controlli soprattutto se dai controlli preventivi il 730 produca un credito superiore a 4.000 euro o presenti elementi di incoerenza. I controlli potranno essere automatizzati o formali.
Altro errore da non commettere non riguarda il contenuto di quanto dichiarato ma i tempi, perché con l’ingorgo fiscale che si è creato negli ultimi tempi è davvero facile perdersi qualche scadenza. Come sappiamo la dichiarazione precompilata è stata posticipata al 30 settembre per il modello 730 e al 30 novembre per il modello Redditi, ma non sono cambiate le scadenze dei versamenti di saldo e primo acconto che dovrà essere versato dai contribuenti che non faranno riscorso al sostituto d’imposta. Per loro la data di scadenza era il 30 giugno scorso e c’è tempo sino al 30 luglio con la maggiorazione dello 0,4% del dovuto, salvo per i soggetti ISA (Indici sintetici di affidabilità) i quali hanno tempo sino al 20 luglio.
Sempre riguardo al tempo, come riportato da IlGiornale.It per coloro i quali abbiano un credito nei confronti del fisco un errore da non commettere è quello di far passare troppo tempo prima di inviare il proprio modello 730. Difatti, la contabilizzazione delle dichiarazioni reddituali presentate al Caf o al professionista abilitato entro 10 giorni dalla data di ricezione da parte dell’Agenzia dell’entrate dovranno essere rese disponibili telematicamente in modo tale che i sostituti d’imposta o gli intermediari incaricati possano effettuare il conguaglio di quanto dovuto dal contribuente.