Gas, bollette giù del 34%. Il caro-vita morderà meno
3 Febbraio 2023
Meloni: “Battaglia vinta, e il calo continuerà”. Ma la spesa annua resta elevata a 1.769 euro
Gian Maria De Francesco
È un po’ meno del 40% circa ipotizzato dal ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, ma la flessione dei prezzi del gas per gli utenti del mercato tutelato consentirà di tirare un sospiro di sollievo. In base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano a gennaio 2023 si è registrata una diminuzione del 34,2% rispetto a dicembre. Lo ha reso noto ieri l’Arera sottolineando che per la famiglia tipo (con consumi medi di 1.400 metri cubi annui) nell’anno scorrevole da febbraio 2022 a gennaio 2023 la bolletta risulta di circa 1.769 euro, in aumento del 36% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.
A gennaio il prezzo della materia prima gas per i clienti in tutela, è stato pari a 68,37 euro/megawattora (-35,9%), ha ricordato l’Authority evidenziando come, in base alla legge di Bilancio, per il primo trimestre 2023 siano stati azzerati gli oneri generali di sistema anche per il gas. A dicembre 2022 la bolletta era aumentata del 23,2% rispetto a novembre.
Molto soddisfatta la premier Giorgia Meloni («Un’ottima notizia», ha esultato ieri n Consiglio dei ministri) che ha rimarcato come il governo abbia investito massicciamente 30 miliardi di risorse contro il caro-energia (21 miliardi dei quali nella legge di Bilancio) e si sia battuto strenuamente per il tetto europeo al prezzo del gas. «Abbiamo allargato la platea delle famiglie che potevano accedere al sostegno: queste misure ci costano 5 miliardi di euro al mese, è un impegno enorme», ha detto a Diritto e rovescio su Rete 4. Già dalle prossime bollette, ha precisato, «ci sarà un taglio significativo per gli utenti del mercato tutelato« e «la situazione mi pare sotto controllo anche se continueremmo a monitorarla». Meloni ha ribadito che l’obiettivo del governo è «diversificare le fonti» di approvvigionamento ricordando gli «accordi con Algeria e Libia» in modo che l’Italia possa «diventare la porta attraverso cui si deve passare per ottenere il gas in Europa».
Si può guardare avanti «con maggior ottimismo rispetto a un paio di mesi fa», ha dichiarato il presidente Arera, Stefano Besseghini, rimarcando che «sicuramente è ancora possibile una coda dell’inverno e un periodo freddo ma gli stoccaggi sono superiori ai loro dati medi storici». Il ministro dell’ambiente, Gilberto Pichetto, ha espresso soddisfazione per il calo delle tariffe. «Stiamo mettendo in sicurezza i risparmi delle famiglie: con una manovra rivolta a contenere l’impatto della tempesta sui mercati energetici, con il tetto al prezzo del gas ottenuto in Europa, con una strategia energetica che potrà rendere il nostro Paese l’interlocutore principale in Europa e nel Mediterraneo».
Le associazioni dei consumatori non hanno manifestato un analogo ottimismo. Secondo uno studio dell’Unione nazionale consumatori (Unc), una famiglia tipo in tutela spenderà su base annua 722 euro in meno, ma la spesa totale nel 2023 (non secondo l’anno scorrevole, ma dal primo gennaio al 31 dicembre nell’ipotesi di prezzi costanti) resta molto elevata (1.391 euro) e, sommandosi ai 1.434 della luce già scattati, determina «una stangata pari a 2.825 euro». Rispetto al periodo pre-crisi, cioè in confronto a gennaio 2021, l’incremento dei prezzi è del 40,6 per cento. Ecco perché tanto Unc quanto Federconsumatori chiedono al governo di prorogare gli aiuti sulle bollette anche nel prossimo trimestre.
Si tratta di una richiesta che va in direzione contraria rispetto alle raccomandazioni della presidente Bce, Christine Lagarde, che ha invitato i Paesi europei a «cominciare e ridurre le misure di sostegno» perché gli aiuti «creano pressioni sull’inflazione». Indicazioni che Palazzo Chigi ha sempre tenuto in grande considerazione.
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