Fisco, sgravi e nuove misure cig

Fisco, sgravi per sei mesi ai neoassunti e nuove misure cig: proroga bonus turismo-spettacolo

26 Luglio 2020
Fisco, sgravi per sei mesi ai neoassunti e nuove misure cig: proroga bonus turismo-spettacolo

Un pacchetto lavoro che assorbirà circa 13 dei 25 miliardi di nuovo deficit e che potrebbe contenere anche la proroga del bonus da 600 euro per gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo. Il governo prepara la manovra di agosto, da approvare al massimo in una decina di giorni e che porterà non solo il rifinanziamento o la proroga di tante misure anti-Covid già in vigore, ma anche diverse novità, dagli incentivi per le assunzioni ai fondi per gli enti locali. L’esecutivo ha già promesso a Comuni e Regioni un ulteriore ristoro dei mancati incassi di questi mesi: ai governatori dovrebbero andare 2,8 miliardi cui si aggiungerebbero circa 3,5 miliardi per i sindaci, con le casse vuote anche per l’assenza di turisti e, di conseguenza, per il sostanziale azzeramento della tassa di soggiorno.

Cartelle, stop riscossione per altri 2 mesi. Ipotesi rottamazione, scontro sul rinvio breve

Ma con il nuovo provvedimento anti-crisi potrebbe arrivare anche un sostanzioso anticipo di risorse per gli investimenti, per dare «una nuova iniezione di liquidità» agli enti locali, come spiega la viceministra all’Economia Laura Castelli, sfruttando al contempo la finestra di un anno di deroghe per cantieri e appalti introdotte con il decreto Semplificazioni. In tutto si dovrebbero mobilitare circa 5,5 miliardi, tra il rifinanziamento del cosiddetto ‘fondo Fraccarò per le piccole opere dei Comuni – dall’efficienza energetica degli edifici all’illuminazione green – e la messa a disposizione dal 2021 di risorse già a bilancio ma utilizzabili solo a partire dal 2030, come i circa 2,6 miliardi del Fondo per la sicurezza di edifici e territorio.

Interventi sulle scuole
O ancora, dovrebbero essere rimpinguati i fondi per le Province sia per gli interventi sulle scuole sia (con 600 milioni) per la manutenzione di ponti, strade e viadotti. La parte più cospicua dei 25 miliardi, invece, come ha confermato la ministra Nunzia Catalfo, andrà al pacchetto lavoro: i soldi serviranno per il rinnovo della cig Covid per altre 18 settimane, da chiedere «anche in continuità dal 15 luglio». Ma «è possibile ipotizzare anche il prolungamento» del bonus dei 600 euro per alcune categorie più colpite dalla crisi, come gli stagionali del turismo e i lavoratori dello spettacolo«. Al turismo dovrebbero essere dedicate una serie di misure (si è ipotizzato anche un decreto ad hoc), mentre da più parti si moltiplicano le richieste di rivedere il meccanismo del bonus vacanze o, come fa l’associazione per l’industria e il terziario Anpit, di affiancarlo con un sistema più robusto di detrazioni/deduzioni. Parte delle risorse per il lavoro sarà destinata all’introduzione di nuovi sgravi contributivi per indurre da un lato le imprese a ridurre il ricorso agli ammortizzatori straordinari – tutti a carico dello Stato – ma anche a investire in nuove posti a tempo indeterminato.

Per i neoassunti il governo dovrebbe proporre uno sgravio di 6 mesi al 100%, senza vincoli di età come gli attuali incentivi per gli under 35, mentre una decontribuzione piena, ma per 3-4 mesi, dovrebbe esserci anche per chi riporta in ufficio o in fabbrica dipendenti in cig. Le simulazioni sono ancora in corso e molto dipenderà anche dalle eventuali ulteriori risorse che potrebbero essere rimaste inutilizzate finora, per la stessa Cig Covid, di cui non si sa ancora il tiraggio effettivo, o anche del Reddito di emergenza, per il quale il termine per fare domanda scade venerdì prossimo. Sul fronte fiscale, invece, il governo garantirà tempi lunghi, oltre i 24 mesi dice sempre Castelli, per saldare Iva, ritenute e contributi rinviati a marzo, aprile e maggio. Il meccanismo, spiega Antonio Misiani, prevede di pagare quest’anno il 50% del dovuto (a rate) e di saldare il resto tra il 2021 e il 2022. Non solo, si sta anche valutando «l’ulteriore misura del rinvio fino a novembre dell’emissione delle cartelle esattoriali». Una proposta che trova il favore di Fi che, afferma Mariastella Gelmini, può valutare l’ok allo scostamento previsto per il 29 solo a fronte di un «rinvio delle tasse».