“La sua tariffa ora è aumentata”. Ecco la “trappola” sulle bollette
Il mondo della telefonia è pieno di raggiri, vere e proprie truffe. Spesso i più colpiti sono gli anziani, quella fetta di popolazione meno pratica della tecnologia
Michele Di Lollo – Mer, 14/10/2020
Call center improbabili a caccia di truffe. Finti intermediari. Prezzi stracciati (ovviamente fasulli). E tanta, tanta voglia di estorcere denaro.
Ecco cosa c’è dietro la giungla di alcuni sedicenti operatori telefonici. Tutto avviene con un paio di telefonate ben orchestrate. E le principali vittime sono gli anziani. Quella fetta di popolazione meno pratica di prezzi e fatture, nonché di tecnologia. Il raggiro viene messo in piedi da falsi operatori che comunicano agli utenti ignari un finto aumento in bolletta dei costi della linea fissa, con l’obiettivo di estorcere un nuovo contratto telefonico e rubare loro i dati personali. In molti casi si arriva anche a minacciare un cambio gestore forzato se non si accetta la proposta.
Non a caso la telefonia è il settore più colpito da questo tipo di reati. Nei soli primi 7 mesi del 2020, e solo alla Federconsumatori, sono arrivate un numero di segnalazioni impressionate. Sono stati segnalati 47.260 tentativi di truffa nella telefonia con 1.602 pratiche avviate. Un’enormità. A volte basta una chiamata, una voce suadente che convince e che prospetta un aumento della bolletta del telefono. Il gioco è tutto qui. Avviene in pochi minuti e può costare caro. Molti ci cascano subito, scrive il Corriere della Sera. Altre volte per adescare i più ingenui bisogna insistere e spingersi fino alle minacce. Lo scopo, invece, è sempre lo stesso: carpire i dati sensibili degli utenti e indurli a modificare la compagnia con cui hanno stipulato il contratto per la linea telefonica fissa.
“Chiamo dalla questura”, poi scatta la truffa al telefono
Dietro a queste vere e proprie frodi ci sono i call center plurimandatari, cioè quelli che offrono un servizio per più compagnie telefoniche. In altri casi, sono società specializzate nel trovare su internet gli utenti insoddisfatti che lasciano reclami, dei quali poi vendono i dati acquisiti alle stesse compagnie telefoniche.
Tutto avviene secondo un piano ben rodato. E, nonostante le apparenze, nulla viene lasciato al caso. Inizialmente, il malcapitato riceve una chiamata al telefono fisso da un finto operatore. Gli comunica che a breve il prezzo della sua bolletta aumenterà a causa di non meglio precisate ragioni amministrative. Poi, per apparire più credibile, lo stesso finto operatore avverte che l’utente sarà richiamato da un altro consulente.
Spesso viene usato indebitamente il nome di associazioni di consumatori: dalla Federconsumatori all’Unione Nazionale Consumatori o, addirittura, si arriva a fare il nome dell’Agcom. La seconda telefonata serve invece a illustrare le tariffe più convenienti. Il fine sarebbe passare ad altre compagnie telefoniche, ma a volte non c’è nemmeno bisogno di questi due step e i truffatori passano direttamente alla seconda fase, impersonando subito il finto consulente della Federconsumatori o dell’Agcom. Il nuovo contratto che viene offerto in realtà ha costi maggiori rispetto a quello che si invita ad abbandonare. Ecco spiegata una delle tante truffe che avvengono al telefono. Ed è bene tenere gli occhi e le orecchie aperti. Potrebbe capitare anche a te. E non è uno scherzo.