Ecco il sistema “Pegasus”: raffiche di multe in arrivo
Il sistema “Pegasus” permette agli elicotteri che pattugliano le strade di fare le multe dall’alto alle auto che non rispettano il limite di velocità
Claudio Cartaldo
Non più solo gli autovelox a terra e i vigili urbani: ora gli automobilisti dovranno guardare in alto per sapere da dove gli arriva la multa.
È stato attivato il sistema “Pegasus”, un modo che permetterà agli elicotteri che pattugliano le strade italiane di multare quelle persone che commettono scorrettezze al volante.
Pegasus, il sistema per le multe
A rivelarlo è studiocataldi.it, che ha spiegato come questo sistema, già attivo da tempo in Spagna, stia per arrivare anche in Italia. L’ultimo incubo degli automobilisti è fatto da un sensore radar montato sugli elicotteri e da due telecamere che riprendono l’auto da sanzionare e la sua targa. I sensori riescono a calcolare la velocità del mezzo che sfreccia sulle strade da una altezza di 300 metri e a un chilometro di distanza dall’auto “vittima” della multa.
Non solo. Non appena l’infrazione viene registrata, il sistema “Pegasus” invia una segnalazione al centro di eleborazione dati che poi la gira direttamente al Comune che dovrà inviare la sanzione al guidatore imprudente. Ovviamente il “vantaggio” di questo nuovo “vigile con le ali” è il fatto che l’automobilista non può sapere quando è osservato e frenare in corrispondenza dell’autovelox. Infatti, i dati dicono che “Pegasus” ha il tasso di infrazioni rilevate in rapporto alle auto controllate più alto rispetto ad altri sistemi di contravvenzione: 17% gli autovelox contro 3,5% di “Pegasus”.