Dl Recovery, via libera al testo in Consiglio dei ministri | Subappalti, soglia al 50% fino al 31 ottobre e tutele per lavoratori
Cantieri più veloci e spinta al digitale nella Pubblica amministrazione. Premi se si anticipa la fine delle opere, penali fino al 20% dei
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto Recovery, con le norme sulla governance del Pnrr e sulle semplificazioni. Tra le modifiche principali, avvenute dopo tesi confronti all’interno della maggioranza, quelle sui subappalti: la soglia sale al 50% fino al 31 ottobre, con maggiori tutele per i lavoratori. Almeno il 30% di donne e giovani negli appalti e niente bollo sui certificati digitali.
Green pass con tessera sanitaria
Si appoggerà all’infrastruttura della Tessera sanitaria la piattaforma per i green pass, gestita da Sogei. E’ quanto si legge nella bozza del decreto semplificazioni approvato dal governo. Le certificazioni verdi Covid saranno disponibili online tramite lo Spid, la carta d’identità elettronica o la tessera sanitaria. La verifica avverà con un sms inviato all’utente: per questa funzione il decreto stanzia 3.318.400 euro.
Recovery Plan, la governance delineata da Draghi
Recovery Plan, la governance delineata da Draghi
Superbonus più facile
Uno dei capitoli in bilico fino alla fine, accanto al contestato pacchetto sugli appalti, è stato quello degli incentivi per le ristrutturazioni green e antisismiche degli edifici. Le regole per l’accesso finora hanno rallentato la richiesta dello sconto fiscale (2 miliardi su 18 stanziati) e una semplificazione era attesa da proprietari e professionisti. Per fare partire i lavori basterà quindi la comunicazione di inizio lavori (Cila), come per le ristrutturazioni straordinarie, e non servirà più la doppia conformità. Niente da fare invece per gli alberghi, misura troppo costosa, almeno in questa fase. Una estensione arriva invece per case di cura, caserme, ospedali e ospizi.
Cantieri più veloci
Oltre a semplificare il Superbonus il maxi-provvedimento interviene riducendo le attese per tutte le procedure di approvazione dei progetti, dalle autorizzazioni ambientali a quelli paesaggistici fino agli scavi della banda larga, con la creazione di una supercommissione per la Via e di una Soprintendenza speciale per i progetti del Recovery. Arriva anche una riforma delle Zes. Procedimento accelerato poi per le opere di “particolare complessità o di rilevante impatto” come l’Alta velocità Palermo-Catania-Messina e Salerno Reggio Calabria, il potenziamento del Porto di Trieste o diga di Campo Lattaro in Campania. Anche i progetti finanziati con il Fondo complementare, peraltro, godranno della corsia preferenziale del Pnrr. Tutte le imprese che parteciperanno alle gare dovranno, come prerequisito, assumere una quota, non inferiore al 30%, di giovani under 36 e donne.
I principali cantieri commissariati dal governo Draghi
Subappaltatore diventa responsabile in solido
Il contraente principale e il subappaltatore sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante. E’ quanto spiegano fonti di governo, al termine del Consiglio dei ministri, a proposito delle nuove norme sul subappalto.
Tav, tratta italiana in lista opere da commissariare
La tratta italiana della Tav è nella nuova lista di opere da commissariare. Lo si apprende da fonti di governo. Il commissariamento della tratta italiana era già nel tracciato previsto dalla project review contenuta nel documento approvato dal Cipe il 22 dicembre del 2017.
Premi se si anticipa la fine delle opere, penali fino al 20% dei ritardi
Per l’esecuzione dei contratti pubblici finanziati con le risorse previste dal Pnrr e dal Fondo complementare, saranno previsti “premi di accelerazione” per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale. E’ quanto si legge nel comunicato finale di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha approvato il decreto Recovery. Saranno anche previste penali dovute al ritardato adempimento, comprese tra lo 0,6 per mille e l’1 per mille al giorno e da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, con un massimo del 20% dell’ammontare stesso.
P.a., spinta al digitale
Il decreto prova a imprimere una accelerazione anche alla digitalizzazione della macchina pubblica , dai controlli su chi frena l’innovazione affidati all’Agid, che potrà anche sanzionare le amministrazioni con multe da 10mila a 100mila euro, fino all’implementazione dei servizi che passa dalla delega per l’identità digitale, che consentirà a chi ha più dimestichezza con lo Spid di accedere ai servizi anche per conto di chi è più in difficoltà con le nuove tecnologie, come gli anziani, fino all’esonero dal bollo da 16 euro e dalle altre spese per chi scaricherà i certificati digitali come stato di famiglia o residenza, dalla piattaforma dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, cui ormai hanno aderito quasi tutti i Comuni italiani (oltre 7.500).
Catena di comando nei progetti
Ogni progetto avrà comunque una chiara catena di comando, che parte dai “soggetti attuatori” e sale via via fino alla cabina di regia tecnica e politica che avrà il suo centro a Palazzo Chigi e a cui parteciperanno anche le Regioni (che avevano protestato chiedendo maggiore coinvolgimento). Per gli interventi green e digitali saranno chiamati in causa in prima battuta anche i due Comitati interministeriali per la transizione ecologica (Cite, che si è riunito per la prima volta) e digitale. Con funzioni consultive viene istituito anche un tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, cui siederanno i rappresentanti degli enti locali, delle categorie produttive e sociali, del sistema dell’università e della ricerca e della società civile.
Gelmini: ruolo di primo piano alle Regioni Gli enti locali “avranno un ruolo di primo piano nella decisiva fase di attuazione e implementazione” del Pnrr. Lo dice il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini sottolineando che “con il governo Draghi emerge una chiara discontinuità, rispetto al precedente governo nei rapporti tra i diversi livelli di governo”. Nel decreto sulla governance e sulle semplificazioni legati al Recovery – aggiunge il ministro – il presidente della Conferenza delle Regioni parteciperà alle sedute della cabina di regia e dei Comitati per la transizione ecologica e digitale ogniqualvolta si tratteranno questioni di interesse regionale”.