Distributore, carburante contraffatto

Distributore, altro caso carburante contraffatto. Numerose frodi in tutte le regioni. Cosa stare attenti

Carburante irregolare al posto di gasolio per auto: nuovo maxi sequestro nel catanese. Gestore denunciato e rischia la reclusione

Carburante irregolare 2mila litri sequestrati gasolio agricolo
Un distributore vendeva gasolio agricolo contraffatto ed è stato posto sotto sequestro per oltre 2mila litri di questo carburante. Ma frodi simili e altre avvengono in tutte le regioni italiane. Su cosa occorre stare attenti.

Sono tante, e si perpetrano da sempre, le frodi alle pompe di carburanti, che solitamente, come confermano anche le ultime notizie, si moltiplicano durante l’estate. Vista la nuova tendenza ormai ben nota, arriva questo periodo dell’anno e più che in altri scattano controlli a tappeto. Gli ultimi hanno fatto emergere ulteriori frodi ai danni degli automobilisti.
Carburante irregolare: cosa vendeva al posto della benzina

Le ultime notizie confermano, infatti, un nuovo maxi sequestro di circa due mila litri di carburante, irregolare, avvenuto a Catania, quartiere Nesima, dove un benzinaio vendeva illecitamente gasolio agevolato destinato a mezzi agricoli spacciandolo per benzina. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, nell’ambito dell’ordinario sistema di controlli ai distributori stradali, hanno scoperto il carburante irregolare, sequestrandolo.

Il controllo dei finanzieri, infatti, riguarda sia la verifica dei prezzi esposti dal distributore e di quelli praticati alla pompa, sia la verifica che il prodotto erogato al cliente sia quantitativamente corrispondente a quello visualizzato sul display, sia la verifica della qualità del carburante venduto. Durante il controllo in questione, la colorazione del carburante che il benzinaio vendeva è apparsa verde alizarina, colore solitamente proprio del gasolio agricolo che ha una tassazione decisamente inferiore rispetto al gasolio per le auto.
Carburante irregolare: sequestro e sanzioni

In seguito alla scoperta, i militari hanno sottoposto a sequestro sia il serbatoio contenente il gasolio agricolo per ben 2mila litri, sia i relativi erogatori, sottoponendo ad analisi chimiche il liquido per verificarne l’effettiva composizione e il gestore della pompa è denunciato alla procura della Repubblica di Catania per il reato di ‘sottrazione al pagamento dell’accisa sugli oli minerali’ e ora rischia da sei mesi a tre anni di reclusione più una multa che potrebbe oscillare da 2 a 10 volte il valore dell’imposta evasa e comunque non inferiore a 7.746 euro.

Altro caso

Non deve essere stato bello per gli automobilisti scoprire le cause che hanno praticamente messo fuori gioco le rispettive automobili. E, purtroppo, non si tratta di una causa così improbabile e per questo motivo è necessario fare molta attenzione soprattutto durante i mesi estivi che rappresentano un banco di prova impegnativo anche per i distributori di carburante. Come hanno imparato bene i dipendenti di quello del centro commerciale Auchan di via Carducci a Bergamo chiuso il sei luglio e riaperto proprio in queste ore. Il motivo della chiusura forzata è stato l’errore, in fase di rifornimento della stazione, commesso dalle cisterne del distributore stesso che hanno mescolato involontariamente gasolio e benzina.

Un errore che ha avuto conseguenze letali per i motori delle automobili che sono state interessate da questi rifornimenti errati. Sei, per l’esattezza, sono andate in panne dopo aver fatto rifornimento al distributore con grande disappunto degli automobilisti che in un primo momento non avevano compreso quale fosse stato il problema. Una miscela a base di benzina verde e diesel: è questo che i malcapitati clienti dell’area di servizio hanno introdotto nei serbatoi delle loro automobili. E, se le segnalazioni dichiarate sono state sei, sono molti a pensare che gli automobilisti coinvolti in questa vicenda potrebbero essere molti di più visto che la stazione di rifornimento dell’Auchan di via Carducci a Bergamo è una delle più frequentate di Bergamo.

Frodi numerose, ecco le più diffuse

Le forze dell’ordine in Puglia come nel resto delle regioni stanno facendo quete verifiche proprio perchè numerosi cittadini e associazioni di consumatori stanno sottolinenado diverse irregolaritià. I controlli vanno da tutta la pompa, ai tir e alle cisterne. Tutte le attività avvengono in collaborazione con le Camere di Commercio.

Le truffe sono le più svariate. Si va dall’allungare la benzia con acqua e tiplogie di olio differente, truffando anche le imposte, in quando si dichiara meno caraburante acquistato e se ne vende falsamente di più oltre che chiaramente i consumatori fino a quelle dove i prezzi nei cartelloni all’ingresso della pompa sono minori di quelli effettivamente praticati all’interno del distributore. E poi ci sono anche coloro che sono proprio intervenuti sulle pompe stesse e i meccanisimi di erogazioni facendo apparire dei dati falsi sempre ovviamente a loro favore

Come abbiamo detto queste truffe avvengono in tutta Italia e bisogna fare la massima attensione come hanno ricordato anche le forze dell’ordine nel presentare questi risultati.