Disinfettare spesa e maniglie?

Disinfettare spesa e maniglie? Ecco perché non serve a nulla

Stando alle ultime informazioni diffuse dagli esperti, il rischio di diffusione del patogeno sarebbe pressoché nullo sulle superfici, contrariamente a quanto si credeva fino a qualche mese fa

Federico Garau – Gio, 19/11/2020

Il Coronavirus sopravvive sulle superfici per ore, no per giorni, anzi addirittura per settimane. Comunque sono peggio le superfici più porose, dove il patogeno riesce a mantenersi più a lungo, bisogna igienizzare gli oggetti, non è sufficiente lavarsi le mani.

In questi mesi di pandemia si è sentito tutto ed il contrario di tutto, e la ridda di informazioni trasmesse ai cittadini dagli esperti, spesso contradditorie le une rispetto alle altre, non ha fatto altro che creare una gran confusione. L’unica cosa certa sono gli incrementi delle vendite di prodotti igienizzanti, che hanno fatto la fortuna delle aziende che li commerciano, come la multinazionale Procter & Gamble, che ha rivelato una crescita del 30% in quel determinato settore per quanto riguarda il trimestre conclusosi lo scorso settembre.

Ora tutto questo denaro speso per sanificare aeroporti, mezzi pubblici come treni e metropolitane o singoli negozi sembrerebbe perdere senso, almeno stando a quanto riportato dal New York Times: secondo le ultime teorie degli esperti, infatti, sarebbero poco consistenti se non completamente prive di fondamento le prove che il virus possa diffondersi anche grazie al semplice contatto con superfici eventualmente infette. Meglio sarebbe, spiegano gli scienziati, concentrarsi su ciò che può restare nell’aria in ambienti affollati. Resta sempre l’importanza di lavarsi le mani con acqua e sapone o disinfettante per 20 secondi, ma per osteggiare la diffusione del patogeno in ambienti chiusi piuttosto che concentrarsi sull’igienizzazione delle superfici parrebbe ora più saggio migliorare la ventilazione e la filtrazione dell’aria. “A mio parere molto tempo, energia e denaro vengono sprecati per la disinfezione delle superfici e, cosa ancora più importante, distogliendo l’attenzione e le risorse dalla prevenzione della trasmissione aerea”. Queste le parole del dottor Kevin P. Fennelly (specialista delle infezioni respiratorie del National Institutes of Health), riportate da Dagospia.

Non solo. Pare anche che gli spray disinfettanti, ideati per irrorare ad esempio il personale dell’aeroporto di Hong Kong con lo scopo di proteggerlo dal Coronavirus, non abbiano una grande valenza. Shelly Miller, esperto dell’Università del Colorado Boulder, ha detto senza mezzi termini che oltre ad essere rassicurante per quanti si sottopongono ad essa fidandosi del risultato finale pur senza alcuna certezza scientifica, la soluzione dell’irrorazione disinfettante non ha alcun fondamento per quanto riguarda la lotta all’infezione: “Non riesco a capire perché qualcuno dovrebbe pensare che disinfettare una persona intera ridurrebbe il rischio di trasmettere il virus”.