Attenti alla dichiarazione dei redditi. Tutto pronto: cosa cambia
6 Maggio 2021
Disponibile tra pochi giorni la dichiarazione precompilata dei redditi. Dal prossimo anno online anche il modello con le informazioni sull’Iva
Alessandro Imperiali
A partire dal 10 maggio sarà disponibile la dichiarazione precompilata dei redditi del 2020. Parliamo di quella che è già stata riempita dall’Agenzia delle Entrate attraverso i dati ottenuti dalle transazioni digitali, dello scorso anno, registrate dai cittadini.
Sarà un modello differente rispetto agli scorsi anni in quanto saranno aggiunti numerosi dati precompilati alle spese detraibili. In particolare, è il caso dei costi per l’istruzione scolastica. Vengono aggiunti gli oneri e le spese già presenti negli scorsi anni. Come riporta Il Tempo, ben 3,8 milioni di persone hanno usufruito di questa possibilità lo scorso anno. È bastato loro inviare la dichiarazione utilizzando la procedura disponibile sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Ad annunciare le novità è stato Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate durante un’audizione parlamentare presso la commissione per l’Anagrafe tributaria. Tra gli annunci anche una precompilata delle dichiarazioni Iva. “A partire dalle operazioni effettuate dal primo luglio 2021, saranno messe a disposizione in un’area web dedicata del portale Fatture e corrispettivi, per una platea sperimentale dei soggetti passivi Iva, le bozze dei documenti precompilati Iva, ossia i registri delle fatture emesse e degli acquisti e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva” ha annunciato Ruffini. Quest’ultimo ha anche aggiunto che la dichiarazione annuale Iva verrà messa a disposizione dei contribuenti a partire dalle operazioni del primo gennaio del 2022. Sarà proprio a partire da questa data che i contribuenti potranno accedere alle bozze dei registri Iva mensili. “Se le bozze sono complete (o successivamente alla loro integrazione per annotare tutte le operazioni effettuate nel periodo), il contribuente può convalidare i registri e con tale operazione non sarà obbligato alla tenuta dei registri Iva mensili convalidati, che saranno memorizzati dall’Agenzia”, ha dichiarato sempre Ruffini. In questa maniera il soggetto Iva potrà estrarre le bozze e utilizzarle per un confronto con i dati dei propri registri.
Il direttore dell’Agenzie delle Entrate ha dato il suo contributo anche per l’attuazione del Recovery Plan. Bisogna fare “piazza pulita delle circa 800 norme tributarie” per attuare una riforma del fisco più snella dal momento che spesso queste risultano complicate anche per i professionisti.
“Abbiamo circa 800 norme tributarie, e quindi servono 800 circolari di attuazione. Se si vuole un’amministrazione semplice il Parlamento faccia poche norme, semplici” con particolare riferimento alle norme relative alle agevolazioni fiscali, difficili da interpretare e applicare.