Da luglio scatta un nuovo obbligo sulle auto
Entrerà in vigore a partire dal prossimo 6 luglio l’obbligo di scatola nera su tutti i nuovi veicoli omologati nei Paesi UE: che cambia per gli automobilisti
18 Maggio 2022
È in arrivo una nuova rivoluzione per le automobili: a partire dal prossimo luglio entrerà in vigore il Regolamento UE 2019/2144 sull’utilizzo di sistemi avanzati per la sicurezza dei veicoli e la protezione di automobilisti e utenti della strada.
Tra le novità che saranno introdotte dal 6 luglio 2022, c’è l’obbligo di installazione della scatola nera su tutti i veicoli di nuova omologazione UE. Tutti i costruttori saranno quindi tenuti a equipaggiare i nuovi modelli con una black box, pena non poter procedere con l’omologazione e la commercializzazione del mezzo.
Obbligo di scatola nera: cos’è e chi riguarda Come funziona la scatola nera
Obbligo di scatola nera: cos’è e chi riguarda
Il Regolamento UE che introduce l’obbligo di scatola nera a bordo delle automobili di nuova omologazione risale al 2019 ed entrerà in vigore, in due fasi, tra il luglio del 2022 e quello del 2024. Le date cruciali sono quelle del 6 luglio 2022 e del 7 luglio 2024: tra poche settimane diventerà effettivo l’obbligo per i nuovi modelli omologati, mentre dal 7 luglio 2024 la misura sarà estesa a tutte le automobili di nuova immatricolazione.
A partire dal prossimo luglio, quindi, tutti i costruttori che intendono omologare un nuovo modello di autovettura in uno dei Paesi dell’Unione Europea devono prevedere una scatola nera a bordo. Al momento, quindi, gli automobilisti non si accorgeranno neanche dell’entrata in vigore della nuova normativa comunitaria, poiché questa riguarda essenzialmente vetture ancora piuttosto lontane dall’essere presenti sul mercato o in strada.
Un primo effetto sulla vita quotidiana degli automobilisti si avrà probabilmente a partire dal 7 luglio 2024, quando scatterà l’obbligo di scatola nera anche per tutte le nuove immatricolazioni: a quel punto, acquistare un’automobile di nuova produzione significherà automaticamente disporre di un dispositivo Gps in grado di tracciare il comportamento della propria auto in caso di incidente o collisione.
Al momento l’obbligo di scatola nera non è previsto per le automobili già circolanti, ma non si esclude che la norma verrà in futuro estesa anche a una parte delle vetture già in uso.
Come funziona la scatola nera
Il regolamento UE che introduce l’obbligo di scatola nera prevede che le nuove automobili siano dotate di diversi sistemi capaci di garantire maggiore sicurezza sulle strade, tra cui l’adattamento intelligente della velocità e alcune tecnologie molto avanzate capaci di avvisare il conducente in caso di distrazione durante la guida. Il Registratore Dati Evento (EDR), o scatola nera, è soltanto uno dei dispositivi previsti dalla normativa europea.
Si tratta inoltre di uno strumento già piuttosto diffuso tra le vetture circolanti in Italia: secondo i dati del 2021, il 23% dei veicoli assicurati in Italia è dotato di scatola nera.
La diffusione del dispositivo è dovuta in primo luogo al lavoro delle compagnie assicurative, che prima ne hanno introdotto e poi incentivato l’utilizzo in cambio di uno sconto sulle tariffe RC auto. La scatola nera, infatti, è in grado di registrare e memorizzare dati fondamentali per ricostruire la dinamica di un incidente e costituisce uno strumento molto prezioso per le indagini sui sinistri svolte dalle assicurazioni.
Ma cosa registra la scatola nera? Il dispositivo rileva dati prima, durante e dopo una collisione del mezzo su cui è installato; in particolare, la scatola nera registra velocità e frenata del veicolo, nonché la sua posizione sulla strada nel momento dell’impatto e l’attivazione dei sistemi di sicurezza presenti a bordo.
Ovviamente, la privacy del conducente è garantita: secondo la normativa di Bruxelles l’EDR si limiterà a memorizzare i dati soltanto per un breve periodo di tempo, e lo farà utilizzando una sorta di circuito chiuso di informazioni che protegge i dati degli utenti da eventuali intromissioni esterne.