Cos’è l’Isee minorenni, a cosa serve e come chiederlo
5 Agosto 2022
È uno dei diversi modelli Isee vigenti ed è utile nei casi in cui si voglia accedere alle agevolazioni previste per i giovanissimi. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Giuditta Mosca
La parola “Isee” è acronimo di Indicatore della situazione economia equivalente, strumento noto a tutti il cui scopo è quello di certificare la situazione economica dei cittadini e quindi dei nuclei famigliari.
È anche il documento mediante il quale si ha accesso a diversi bonus, agevolazioni e sostegni introdotti dai governi che si sono succeduti in epoca recente, tra i quali il bonus asili nido del quale abbiamo parlato a metà luglio.
Cos’è l’Isee minorenni
L’Isee minorenni è rivolto ai figli di genitori non sposati e non conviventi e diventa quindi lo strumento di riferimento da utilizzare per accedere a prestazioni sociali per conto di un minorenne che vive all’interno di un assetto famigliare di questo tipo.
Va detto subito che, nei casi in cui i genitori sono sposati o conviventi, vale l’Isee ordinario.
La logica che anima l’Isee minorenni è lineare, intende misurare la situazione economica dei minori se questa non coincide con quella del nucleo familiare e va quindi presentato allorquando il minorenne vivesse con soltanto uno dei genitori. Ci sono però delle eccezioni, l’Isee ordinario fa stato se il genitore che non vive insieme al minore risponde a una di queste condizioni:
- Ha figli in altri contesti famigliari
- È sposato con una persona che non sia l’altro genitore
- Versa un mantenimento per i figli
- Non è il genitore biologico
- Non ha più la potestà genitoriale sul figlio.
Ciò comporta che il genitore non convivente deve essere integrato al nucleo come componente aggiuntivo, indicandolo nel quadro A dell’Isee minorenni, alla voce “Parentela GNC” (genitore non coniugato e non convivente). Entrambe le condizioni, ovvero quella dell’Isee minorenni senza componente aggiuntiva e con componente aggiuntiva, possono essere simulate qui.
Al di là dei casi eccezionali, vale la norma secondo la quale per il calcolo dell’Isee minorenni occorre considerare quanto la condizione economica del genitore non coniugato e non convivente incida sull’Isee del nucleo famigliare in cui vive il minore.
Occorre anche sapere che i genitori separati o divorziati, ai fini Isee, fanno parte dello stesso nucleo famigliare se condividono lo stesso tetto. Per dare forma a due nuclei diversi è necessario che abbiano residenze differenti. Il cambio di residenza sancisce quindi la scissione del nucleo e, dal mese di settembre del 2018, deve essere certificato dalla polizia locale.
Come si richiede
Al pari dell’Isee ordinario, può essere ottenuto presso un qualsiasi Caf. Per richiederlo sono necessari alcuni documenti:
- Copia dei documenti di identità del richiedente (quindi il genitore)
- Codice fiscale di tutti i membri della famiglia
- Sentenze di divorzio o di separazione laddove disponibili
- Eventuali certificazioni di invalidità relative a persone del nucleo famigliare.
I cittadini stranieri devono certificare la legalità del loro soggiorno in Italia.
La Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) necessaria al calcolo dell’Isee può essere presentata sia sul sito dell’Inps sia presso il Comune di residenza del cittadino.
https://www.ilgiornale.it/news/economia/cos-lisee-minorenni-cosa-serve-e-chiederlo-2056495.html