Da 750 a 2000 euro: cosa cambia per chi compra l’auto
10 Luglio 2021
Approvato un emendamento che proroga l’incentivo per le auto fino al 31 dicembre 2021: da Euro 6 a modelli ibridi ed elettrici, ecco le cifre e quali sono le categorie che ne beneficiano
Alessandro Ferro
Il pacchetto sull’ecobonus per le auto è stato approvato dalla commissione Bilancio della Camera che ha approvato la misura che viene prorogata dal 30 giugno al 31 dicembre 2021 stanziando 350 milioni di euro.
A chi vanno gli incentivi
L’ecobonus andrà anche alle auto usate purché siano Euro 6 e con contestuale rottamazione di un veicolo della stessa categoria e di almeno 10 anni: l’obiettivo è spingere all’acquisto di Euro 6 diesel o benzina e di modelli ibridi ed elettrici. Dei 350 milioni, 200 sono destinati all’acquisto di veicoli Euro 6 e 60 milioni sono diretti ad incentivare le vendite delle auto elettriche e ibride “plug-in”. Per quanto riguarda l’usato, è permessa soltanto la compravendita tra privati e non con aziende con auto a noleggio. L’ecobonus per queste auto fanno parte della fascia 61-135 g/km di Co2 della categoria sopra menzionata. Inoltre, 50 milioni sono destinati ai veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate e veicoli speciali di categoria M1 (camper, veicolo blindato, ambulanza, autofunebre, veicolo con accesso per sedie a rotelle), 40 milioni per l’acquisto di auto usate non inquinanti.
Agevolazioni ed emissioni
Come accaduto in passato, il contributo sarà di 2mila euro se viene rottamato un veicolo immatricolato prima del 2011 di classe inferiore ad Euro 6 e mille senza (a condizione che il venditore applichi uno sconto almeno corrispondente a tali contributi statali aggiuntivi). Come riporta IlSole24Ore, per incentivare l’usato c’è un pacchetto che punta soprattutto a svecchiare il parco circolante dei noleggiatori, la norma approvata precisa che può essere riconosciuto, entro il limite dei 40 milioni, “solo in caso di adesione del cedente”. Fino a fine anno saranno incentivati gli acquisti di auto usate Euro 6 di prima immatricolazione in Italia per il quale il beneficiario non abbia già usufruito dei bonus previsti dalle leggi di bilancio 2019 e 2021: il prezzo non dovrà essere superiore a 25mila euro e l’acquisto sarà accompagnato dalla rottamazione di un’auto immatricolata prima del 2011 o che non superi i 10 anni dalla data di immatricolazione e di cui l’acquirente o un suo convivente siano proprietari o intestatari da almeno un anno. L’incentivo è basato sul livello di emissioni del modello che si acquista: 750 euro nella fascia 91-160 g/km di CO2, mille euro tra 61 e 90 e 2mila euro tra o e 60.
“Così riparte il Paese”
“Gli ecobonus sono un pezzo di una più ampia strategia di politica industriale per il settore che il ministero intende portare avanti”, ha affermato Gilberto Pichetto, viceministro dello Sviluppo economico. “È il risultato di una nostra battaglia: favorire la trasformazione tecnologica, fornire risposte concrete anche alle categorie più in difficoltà e rimettere in piedi produzione, commercio e servizi per la ripartenza del nostro Paese”. Il viceministro ha sottolineato come ci sia l’impegno per favorire lo sviluppo di tutte le filiere afferenti all’automotive e, attraverso la costituzione di un tavolo con tutte le parti interessate, a pilotarne il cambiamento con l’obiettivo di salvaguardare un pilastro dell’industria e dell’economia italiana. “Il settore automotive, infatti”, conclude Pichetto, “è uno dei rami di punta della meccanica e da solo contribuisce al 6,2% del Pil, all’11% del fatturato dell’industria manifatturiera e consta di oltre 5000 aziende. Non possiamo sprecare questa occasione. Siamo pronti a crederci, a rimboccarci le maniche e ad avere coraggio”.