Fondi e orti di proprietà privata: ecco le modalità per curarli senza sanzioni
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20 Aprile 2020 AnciCampania
Fondi e orti di proprietà privata: ecco le modalità per curarli senza sanzioni
Come è noto sono ammesse dal DPCM del 22 marzo 2020 e del 10 aprile le coltivazioni agricole, codice Ateco 01 e seguenti. E’ ammesso inoltre il commercio all’ingrosso di sementi e alimenti per il bestiame (mangimi), piante officinali, semi oleosi, patate da semina e il commercio all’ingrosso di fiori e piante.
Poiché la popolazione è tenuta a rispettare l’isolamento sociale e la mobilità zero per contenere l’epidemia di coronavirus , il via libera alle coltivazioni agricole è da intendersi solo per chi lavora nel settore agricolo e ne trae reddito.
La possibilità di fare attività negli orti è limitata essenzialmente «all’ambito della filiera della coltivazione e della produzione agricola, prettamente alimentare e di carattere imprenditoriale».
E per chi ha l’orticello o il vigneto dietro casa o il piccolo fondo agricolo a qualche metro dalla propria abitazione e li coltiva per hobby?
Interviene un chiarimento firmato dal vicecapo di gabinetto del Presidente della Regione Campania, Almerina Bove (Clicca e Leggi)
“Tenuto conto che le attività agricole non risultano vietate dalle disposizioni statali vigenti (di cui, attualmente, al DPCM 10 aprile 2020) e che le attività di cura degli orti e poderi, anche per autoproduzione, e degli animali da cortile sono finalizzate a scongiurarne il deperimento e pertanto necessitate, gli spostamenti finalizzati alle dette attività risultano consentiti sul territorio regionale. Ai sensi di quanto disposto dalle ordinanze indicate in epigrafe con riferimento a tutti gli spostamenti consentiti è peraltro richiesto che gli spostamenti siano effettuati in forma individuale (salvo che si tratti di soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare convivente) e per il tempo strettamente necessario all’espletamento di dette attività, fermo restando il rispetto delle regole di distanziamento sociale e delle connesse precauzioni obbligatorie per quanti sono in circolazione sul territorio.
Pertanto si può uscire per curare il proprio orto e il piccolo fondo agricolo a patto che ricorrano due preliminari e precise condizioni:
a) si tratti di salvare una cultura deperibile e che necessita quindi di un lavoro indifferibile;
b) a lavorare sia una sola persona del nucleo familiare.
Stesso discorso potrebbe valere per le potature degli alberi e le sfoltiture delle siepi.
Fuori dai due casi indicati, per chi ha l’orto, il frutteto o il vigneto e li coltiva per passione valgono le stesse disposizioni generali per tutta la popolazione: ovvero restare a casa e non svolgere le attività agricole all’aperto.
AnciCampania EDITOR