La cifra sul conto corrente che evita i rischi
5 Maggio 2021
Il pagamento dell’imposta di bollo è dovuto unicamente per quei conti con giacenza media annuale superiore ai 5mila euro
Federico Garau
Con lo scopo di evitare rischi e costi eccessivi, risparmiando quindi su spese e commissioni, è bene tenere presenti alcuni dettagli circa le somme da tenere sul proprio conto corrente bancario o postale.
In genere gli istituti di credito determinano soglie di giacenza molto bassa sui conti dei propri clienti, ma esistono per questi ultimi dei parametri da tenere presenti per avere la certezza di non incappare in qualche rischio? Bisogna innanzitutto premettere che non vi è alcun tipo di limitazione per quanto riguarda le somme che è possibile tenere in giacenza su un conto corrente bancario o postale. Ciò significa che ogni correntista ha piena libertà di depositarvi le somme di denaro che ritiene più opportune. Così come ha piena facoltà di decidere se trattenere il proprio capitale nel conto corrente oppure destinarlo a delle forme di investimento in grado di incrementarlo.
Ciò che interessa maggiormente i correntisti, tuttavia, è sapere se vi sono delle linee da seguire per risparmiare sulla tenuta del proprio conto, magari con delle indicazioni relative alla cifra giusta da depositare per non incorrere nel rischio di incappare in spese e commissioni eccessive. Il primo elemento da tenere in considerazione è la giacenza media annuale: se questa, infatti, è pari o superiore ai 5mila euro, il correntista sarà tenuto a versare alla propria banca la cosiddetta imposta di bollo. La tassa, dovuta per legge sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche, si applica in misura fissa ed è prelevata direttamente dalle Poste o dalla banca presso cui il conto corrente è stato aperto. Un’imposta di 34,20 euro l’anno solitamente prelevata su base trimestrale e direttamente sul conto stesso. Per non essere obbligati a versare tale cifra, come spiegato da Proiezioni di Borsa, bisognerà mantenere la giacenza annuale al di sotto della soglie dei 5mila euro.
Altro aspetto da considerare per quanto riguarda il deposito di somme di denaro è, ovviamente, l’effetto negativo dell’inflazione: l’incremento di questo parametro causa infatti l’erosione del cosiddetto potere di acquisto, ecco perché non è consigliabile depositare in giacenza sul proprio conto corrente delle quantità di denaro troppo elevate.
L’eventuale fallimento del proprio istituto bancario di riferimento ed il destino del denaro depositato sono delle ulteriori preoccupazioni per i correntisti. I depositi fino a 100mila euro, grazie al Fondo interbancario di tutela dei depositi, restano garantiti. In caso di somme superiori, dalla parte eccedente di detta cifra si potrà prelevare forzosamente del denaro, che pertanto sarà definitivamente perso.