Conto corrente cointestato? Via un nome, senza chiuderlo
29 Aprile 2021
Vediamo come muoversi se ci si trova nella situazione di dover togliere un nominativo su un conto correte cointestato
Stefano Damiano
Di solito lo sottoscrivono marito e moglie, o viene aperto dal genitore insieme al figlio che sta per andare all’università; il conto corrente cointestato o postale è sempre più diffuso e prevede che, ad aprilo e sottoscriverlo siano almeno due persone.
È possibile, però, che nel corso del tempo si renda necessario modificare il nome di uno dei cointestatari, soprattutto nel caso in cui si tratti di conti riferibili a società o imprese. In questi casi, difatti, la modifica della “compagine” societaria comporta la necessità di modificare i soggetti autorizzati ad effettuare azioni sul conto corrente.
Ma come fare a togliere uno dei nomi dei cointestatari senza chiudere il conto? Andiamo per ordine e vediamo di cosa si tratta.
Cosa è un conto corrente cointestato
Questa tipologia di conto è caratterizzata dalla presenza di due o più persone che ne risultano titolari; pertanto ne condividono il diritto a svolgere operazioni di accredito e addebito e condividono anche la responsabilità nei rapporti con l’istituto di credito.
L’apertura di questo conto ha le medesime procedure di quello classico ed è per questo motivo che di solito è uno strumento utilizzato per gestire le finanze della famiglia senza dovere sostenere il costo di più conti corrente.
I titolari possono optare per un contratto a firma congiunta o disgiunta: con la prima tipologia è possibile effettuare operazioni di addebito sul conto corrente solo a seguito dell’autorizzazione di tutti i titolari; nel secondo caso possono essere emessi assegni, disposti bonifici in uscita o autorizzati pagamenti con la firma di uno solo.
Cosa succede quando non si è più titolari di un conto cointestato
I conti cointestati sono disciplinati dall’art. 1854 del codice civile che richiama anche il fatto che, nel momento in cui si è cointestatari si è creditori e debitori in solido del saldo sul conto medesimo, come stabilito, inoltre, dall’art. 1298, comma 2, del codice.
Dunque, nel momento in cui vi sia una situazione debitoria o creditoria sul conto corrente i cointestatari hanno l’obbligo di dividersi le quote in parti uguali, sia in caso positivo (situazione creditoria) che negativa (situazione debitoria).
Come sostituire il nome
Qualora si rendesse necessaria la modifica di un nome – magari a seguito della modifica dell’assetto societario o dell’impresa – non è sufficiente prelevare la quota di spettanza in deposito ma è necessario formalizzare l’operazione sotto il profilo giuridico-amministrativo in quanto, togliendo il proprio nome sul conte corrente, decadono i diritti e doveri del precedente cointestatario.
Pertanto va comunicato alla banca o pasta la propria intenzione di togliere la titolarità dal conto in questione anche semplicemente inviando un a lettera, una Pec oppure comunicando personalmente con un preavviso di 15 giorni.
In questo modo sarà possibile togliere un nome da conto corrente senza doverlo chiudere e lasciando in regola la situazione depositaria presso l’istituto di credito.