Carnevale 2020
Il Carnevale, la festa più pazza del mondo, la festa del travestimento, dove ogni scherzo vale, la festa delle volanti variopinte stelle filanti, la festa dei coriandoli multicolori che piovono dal cielo, la festa delle scorpelle e degli struffoli, è alle porte. A Pontelandolfo è la secolare tradizione del fuoco votivo, crepitante nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, acceso in onore di Sant’Antonio Abate a dare inizio al tempo carnasciale. Le ceneri del falò raccolte quando le prime luci dell’alba si aprono nel cielo, in un rito di secolare esistenza, vengono cosparse sui campi in segno di buon auspicio per un favorevole raccolto delle messi nei mesi estivi dell’anno. Un tempo in ogni quartiere del paese, in ogni campagna divampavano le fiamme, oggi sono solo i ragazzi dell’Associazione Culturale “Ri Ualanegli” a tenere in piedi la tradizione, una costumanza che affonda le sue radici nei secoli passati. L’Associazione del presidente Sicardi è cresciuta molto negli ultimi tempi fino a diventare il cuore pulsante delle attività culturali e di stampo tradizionale, attraverso l’allestimento di appuntamenti folcloristici, teatrali, convegni e così via. Il fuoco del Santo cosiddetto il Grande, è interminabile, brucia per l’intera notte, fino a quando gli irriducibili sopraffatti dal sonno passano si avviano barcollanti verso le proprie case, non prima della semina sui campi della cenere santa. Nella notte dal crepitio del fuoco, che nasconde sotto la cenere rovente decine e decine di gustose patate, si odono voci lontane, confuse, che si avvicinano sempre di più, sempre più forti, sempre più chiare. Sono le voci del ricco barone e del suo lavorante Pasquale che rievocano l’infinita partita di formaggio vecchia di oltre sette secoli e che mai avrà fine fino a quando la singolare tradizione resisterà alla modernità di un Terzo Millennio demolitore di antiche, straordinarie, profonde costumanze che caratterizzano le piccole comunità ancora in vita. Dopo la notte del fuoco, da dopodomani 17 gennaio una forma di formaggio impazzerà su e giù per le strade del paese per l’intero carnevale, fino al martedì grasso quando calerà il sipario sulla festa più pazza del mondo.
Gabriele Palladino
Carnevale Napoletano