Bonus idrico, arrivano i rimborsi: ecco come ottenerli
16 Febbraio 2022
Da oggi sarà possibile compilare la domanda per ottenere il rimborso sul bonus idrico relativo al 2021: ecco come funziona e cosa c’è da sapere
Alessandro Ferro
Da giovedì 17 febbraio, sul sito del Mite (Ministero della Transizione Ecologica), sarà possibile presentare la documentazione necessaria per ottenere il rimborso sul bonus idrico, chi ha acquistato cioé rubinetti e sanitari a basso consumo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2021. Il limite massimo potrà arrivare a mille euro.
Cosa bisogna sapere
Dalle ore 12 di domani, quindi, sarà attiva la piattaforma dedicata: le istanze di rimborso, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Il governo ha previsto un fondo di 20milioni di euro. l rimborsi, poi, saranno erogati in base alla data di presentazione della domanda e se ci sono i criteri per richiedere l’agevolazione: per questo motivo, è fondamentale che venga caricata online la documentazione tecnica che attesti come quel determinato prodotto rientra tra quelli rimborsabili.
Come funziona il bonus
Detto del limite massimo di rimborso, questo bonus non sarà cumulabile con altri validi per le ristrutturazioni. I sanitari che rientrano nella possibilità di recuperare la somma spesa sono “rubinetti e miscelatori per bagno e cucina con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto; soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto; vasi sanitari, esclusivamente in ceramica, e relativi sistemi di scarico con un volume massimo uguale o inferiore a 6 litri“, viene riportato dal Mite. Queste caratteristiche sono tassative, ciò significa che l’agevolazione non sarà valida, ad esempio, per vasi in resina invece che in ceramica.
Requisiti tecnici e domanda
Il bonus è valido per qualsiasi tipo di immobile indipendentemente che sia per uso domestico, commerciale o artigianale o che si tratti di prima o seconda casa. La domanda può essere inoltrata solo dai proprietari o usufruttuari o da chi possiede un regolare contratto di affitto registrato. L’agevolazione riguarda la fornitura e posa in opera: sono comprese anche le spese per l’installazione e lo smontaggio dei precedenti sanitari ricordando che il limite massimo è sempre di mille euro. L’acquisto dei prodotti può avvenire in qualsiasi maniera (fattura, scontrino) purché si tratti di strumenti tracciabili, assegni compresi.
Per poter ottenere il rimborso, però, serve che siano riportate in fattura le specifiche tecniche del prodotto e gli interventi necessari che avrà compiuto l’idraulico che si occuperà dell’opera: più documenti vengono inseriti e meglio sarà. Il bonus sarà valido anche per chi acquista online ma non saranno comprese le spese di consegna. Come si legge su Repubblica, poi, il venditore dovrà compilare il modulo che trova sulla piattoforma e compilarlo in tutte le sue parti.
Ne potranno beneficiare tutti coloro avranno compiuto 18 anni: oltre ai dati anagrafici, andranno inseriti l’importo della spesa sostenuta, le specifiche tecniche, la spesa di installazione, i dati catastali, il titolo di proprietà o contratto di locazione, una copia della fattura elettronica o del documento commerciale di acquisto, la copia del pagamento e, come detto, la documentazione del venditore. Ultimo ma non ultimo andrà inserito l’Iban per ottenere il rimborso.
https://www.ilgiornale.it/news/economia/bonus-indico-cominciano-i-rimborsi-ecco-funziona-2010857.html