Bonus condizionatori 2018: cos’è e come funziona

Bonus condizionatori 2018: cos’è e come funziona

Vediamo cos’è e come funziona il bonus condizionatori, quali le detrazioni fiscali, i requisiti di spesa e cosa sapere per usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di un condizionatore

Il 2018 è l’anno dei lavori in casa. Numerosi, infatti, sono i bonus e le agevolazioni per chi voglia ristrutturare il proprio appartamento, acquistare arredi ed elettrodomestici o migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione; per conoscere tutti i bonus previsti per la casa, leggi: Lavori in casa: tutti i bonus del 2018, per conoscere – più nel dettaglio – tutte le informazioni utili in tema di bonus mobili 2018, leggi: Bonus acquisto mobili 2018: ecco tutte le risposte e Bonus mobili 2018: cosa sapere per non sbagliare. La legge di bilancio 2018, infatti, ha prestato molta attenzione al tema casa, confermando una serie di previsioni in termini di bonus e detrazioni. Tra queste molta importanza assume il cosiddetto bonus condizionatori. Vediamo, dunque, cos’è e come funziona il bonus condizionatori, quali le detrazioni fiscali, i requisiti di spesa e cosa sapere per usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di un condizionatore.

Indice

1 Bonus condizionatori: cos’è?
2 Bonus condizionatori 2018: per quali spese?
3 Bonus condizionatori e lavori di ristrutturazione
4 Bonus condizionatori e acquisto di elettrodomestici
5 Bonus condizionatori e riqualificazione energetica
6 Bonus condizionatori 2018: come va effettuato il pagamento?
7 Bonus condizionatori 2018: quali documenti conservare?

Bonus condizionatori: cos’è?

Il bonus condizionatori è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) i costi sostenuti per l’acquisto di un condizionatore. L’acquisto, può avvenire sia a seguito di lavori di ristrutturazione che a seguito di lavori per l’efficienza energetica. Per richiedere il bonus 2018 spettante per l’acquisto di condizionatori, infatti, è necessario distinguere il tipo di spesa eseguita a partire dalla data del 1° gennaio 2018 ed entro la data del 31 dicembre 2018. A seconda della tipologia di spesa effettuata, infatti, cambierà la detrazione fiscale che sarà pari al 50% o al 65%. Ma procediamo con ordine.
Bonus condizionatori 2018: per quali spese?

La detrazione Irpef di cui si può usufruire per l’acquisto di un condizionatore muta a seconda della tipologia di spesa posta in essere. Più nel dettaglio, la spesa sostenuta per l’acquisto di un nuovo condizionatore potrà essere posta in essere nell’ambito di:

lavori di ristrutturazione;
acquisto mobili ed elettrodomestici;
lavori per efficienza energetica.

Bonus condizionatori e lavori di ristrutturazione

Le prime due ipotesi sopra elencate presuppongono la sussistenza di lavori di ristrutturazione in casa. Se l’acquisto di un condizionatore avviene a seguito di lavori di ristrutturazioni in casa è possibile richiedere un bonus del 50%. La detrazione Irpef, dunque, in questo caso sarà pari al 50%.
Bonus condizionatori e acquisto di elettrodomestici

Quanto detto sopra deriva dal fatto che l’acquisto di un condizionatore rientra nell’ambito del bonus mobili e grandi elettrodomestici 2018. Il bonus mobili è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef i costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, destinati ad allestire un’abitazione oggetto di ristrutturazione. Tra gli elettrodomestici che si possono acquistare usufruendo del bonus mobili rientrano anche i condizionatori, purché la classe energetica di tali elettrodomestici non sia inferiore alla A+.

La detrazione Irpef di cui si può usufruire nelle ipotesi sopra descritte ammonta al 50% e il limite massimo di spesa ammessa in detrazione è di 10mila euro, che viene ripartito in 10 rate annuali di pari importo.
Bonus condizionatori e riqualificazione energetica

Spetterà una detrazione fiscale del 65% nei casi di riqualificazione energetica. Quindi, laddove l’acquisto del condizionatore avvenga a seguito di lavori eseguiti nell’immobile per favorirne una maggiore efficienza energetica e senza spese di ristrutturazione si potrà ottenere un bonus fiscale pari al 65% delle spese sostenute. Ciò in quanto, la legge di bilancio 2018 ha confermato, con qualche correttivo, l’ecobonus. L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) i costi sostenuti dal contribuente per interventi di riqualificazione energetica eseguiti in casa oppure in edifici condominiali, uffici, negozi, capannoni. Lo scopo di tali interventi è quello di aumentare il livello di efficienza energetica degli immobili esistenti. Secondo l’ultima previsione legislativa la detrazione fiscale sarà pari al 65 %. Per tutto l’anno, dunque, sarà possibile ottenere il bonus del 65% qualora l’acquisto di un condizionatore sia qualificaficable alla stregua di intervento di efficientamento energetico.
Bonus condizionatori 2018: come va effettuato il pagamento?

Gli acquisti potranno essere eseguiti dal contribuente tra il 1° gennaio 2018 e il 31 dicembre 2018. Al fine di ottenere il bonus condizionatori è necessario aver effettuato o effettuare i pagamenti con bonifico o carta credito o di debito (bancomat). In caso di utilizzo della carta di credito o di debito, la data di pagamento coincide con il giorno di utilizzo della carta da parte del suo titolare, che è indicata nella ricevuta di transazione (non rileva, pertanto, il giorno di addebito sul conto corrente). Attenzione: non è possibile pagare tramite assegno bancario, contanti o altri mezzi di pagamento. Quanto appena detto vale anche per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio del bene.
Bonus condizionatori 2018: quali documenti conservare?

Colui che vuole ottenere la detrazione Irpef prevista dal bonus dovrà premurarsi di conservare i seguenti documenti:

ricevuta del bonifico, dal quale emerga la causale del versamento, la data nonché il numero della fattura, i dati del richiedente la detrazione (il quale può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
documentazione di addebito sul conto corrente;
fatture di acquisto del bene, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti,
dichiarazione di ristrutturazione oppure titolo abilitativo comunale da cui risulti la data di inizio lavori. Qualora l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà, è sufficiente una dichiarazione sostittutiva dell’atto di notarietà.