Bollette: luce in calo, gas non ancora

Bollette: luce in calo, gas non ancora

28 Dicembre 2022
Crolla l’elettricità: -25% con 430 euro di risparmio. Fornelli ancora cari, ma non per molto

Rodolfo Parietti

Bolletta della luce più leggera, ancora più salata quella del gas. La quadratura dei bilanci domestici continuerà a essere condizionata dal caro-energia anche nei prossimi mesi, ma con qualche spiraglio che sembrerebbe indicare che la fine del tunnel non è poi così lontana. Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, prevede infatti che una famiglia media con consumi pari a 2.700 kWh vedrà ridursi la fattura annua per la corrente elettrica di 430 euro. Il calcolo, ha spiegato Tabarelli all’Ansa, si basa sulla «variazione stimata in base ai prezzi all’ingrosso dell’elettricità, scesi sulla pressione di quelli del gas, che è dell’ordine del 25%». In attesa di conferme da parte di Arera, che renderà nota la variazione entro fine anno, si tratta di circa 16 centesimi di euro in meno a kWh. Il taglio dovrebbe così riportare le tariffe verso i 50 centesimi a kWh. La correzione al ribasso non dovrebbe inoltre esaurirsi nei prossimi mesi, sia per effetto dell’allentamento delle tensioni sui prezzi del metano, scambiato ieri ad Amsterdam poco sopra gli 82 euro al Mwh (-1%), sia grazie «ai probabili correttivi che il governo introdurrà in particolare per il tetto ai prezzi dell’elettricità da rinnovabili».

Anche se le quotazioni del gas si sono fortemente allontanate dal picco superiore ai 320 euro toccato lo scorso agosto, le bollette del gas saranno invece ancora più pesanti per le tasche degli italiani. Le nuove tariffe del mercato tutelato sono attese il 3 gennaio e, salvo sorprese, Tabarelli calcola un esborso aggiuntivo, sempre su base annua, di 360 euro per una famiglia che consuma 1.400 metri cubi. Il rincaro (+20%) sarà provocato dalla media di dicembre, appesantita dai valori di inizio mese quando i prezzi erano di quasi il doppio superiori a quelli attuali. Se la tendenza più recente tenderà a consolidarsi nelle prossime settimane, l’esperto di Nomisma ipotizza una riduzione potenziale del 30%. Un risparmio netto.

Ultima osservazione di Tabarelli sulla diminuzione dei consumi, dovuta ai risparmi familiari e alle temperature sotto la media stagionale: è un fenomeno esteso a livello europeo, ma mentre «Olanda e Germania hanno accelerato nel fare altri rigassificatori, noi invece andiamo a rilento su Piombino, nonostante il pronunciamento del Tar» che ha rigettato la richiesta di sospensione.

 

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