Banda larga e recupero dei centri storici: è legge il ddl che salva i piccoli comuni
Dopo tre legislature è stato approvato il testo per sovvenzionare i centri che costituiscono il patrimonio agroalimentare
28 settembre 2017
Dalla diffusione della banda larga al turismo diffuso, dalla promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta alla semplificazione per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento. Sono alcune delle misure introdotte dalla legge che salva i piccoli comuni italiani. Il testo è stato approvato in Senato quasi all’uninimità dopo uno stallo di tre legislature in Parlamento. La Coldiretti: “Una legge storica”.
“Tre piccoli comuni su quattro sono il territorio di riferimento per gli allevamenti destinati alla produzione di formaggi o salumi italiani a denominazione di origine (Dop), mentre nel 60 per cento si trovano gli uliveti dai quali si ottengono i pregiati extravergini riconosciuti dall’Unione europea”, affermano dall’associazione.
Pd: “Salvaguardate 400mila imprese agricole” – “Dopo 3 legislature vede la luce un’altra normativa fondamentale del Pd per l’ambiente, la green economy, il made in Italy. La legge Realacci sui piccoli comuni, approvata con 205 sì, consentirà di sostenere le amministrazioni delle mini-municipalità, in cui però vivono 10 milioni di italiani, che riguardano il 57% del territorio nazionale, 400mila imprese agricole, in cui si produce oltre la metà del patrimonio agroalimentare che ha reso celebre il made in Italy nel mondo”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente e relatore al ddl.
“Stanziati 100 milioni di euro” – “Il testo – prosegue Vaccari – risolve le principali difficoltà dei comuni al di sotto dei 5000 abitanti garantendo, per contrastare lo spopolamento, la riqualificazione dei centri storici, la connessione alla banda ultra-larga e l’accesso ai servizi ambientali, scolastici, sanitari, socio-assistenziali, postali, nonché il miglioramento dei trasporti e della viabilità. I 100 milioni di euro stanziati nel Fondo strutturale per la riqualificazione dei piccoli comuni, che saranno gestiti con il Piano nazionale, sono il segno di una inversione di rotta storica e un indirizzo per un nuovo modello di sviluppo per le aree interne, vera forza del Paese”.
ddl piccoli comunileggepolitica