Addio al mercato tutelato per luce e gas, che cosa succede ora alle famiglie
29 novembre 2023
Le tariffe dell’energia, fissate dall’Autorità del settore (Arera) per i clienti di piccole dimensioni, finiranno il 10 gennaio 2024 per il gas e il primo aprile per l’elettricità
Addio al mercato tutelato per luce e gas.
Dopo la decisione del governo di non prorogare questo regime, che cosa succederà alle famiglie e ai clienti di piccole dimensioni che ancora non hanno scelto di aderire al mercato libero? Sono circa 15 milioni le utenze (9 milioni per le forniture di luce e 6 per quelle del gas) che dovranno compiere una scelta. Vediamo tutte le possibilità.
Tgcom24
Caro bollette, prorogato a gennaio 2024 il mercato tutelato del gas per famiglie e imprese
Le differenze tra il mercato tutelato e il mercato libero: vantaggi e svantaggi
Nel primo, come dicevamo, le tariffe sono fissate dall’Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e sono uguali per tutti i clienti. Nel mercato libero, invece, chi fornisce energia decide i prezzi, a volte offrendo sconti e vantaggi per attirare il maggior numero di clienti. Oppure tariffe bloccate per diversi mesi. Nel mercato tutelato, il consumatore tuttavia è meno esposto ai rischi di rincari legati alla volubilità dei prezzi delle materie energetiche.
Quanti sono nel mercato tutelato?
Sono circa 15 milioni i clienti (9 milioni di utenze per le forniture di luce e 6 per quelle del gas) legati ancora al mercato tutelato, pari a circa il 30% del totale. Con la fine della proroga nei prossimi mesi accederanno dunque al mercato libero e, confrontando prezzi e offerte, dovranno scegliere il proprio fornitore di energia elettrica e gas.
Bollette, fine del mercato tutelato per luce e gas: tutte le date
Cosa succede se non si sceglie?
Secondo quanto stabilito da Arera, ci sarà per gli “indecisi” un regime transitorio chiamato Stg, Sistema a tutele graduali. Ci saranno aste territoriali in cui i fornitori si aggiudicheranno “pacchetti” di clienti. Il passaggio ai nuovi fornitori sarà automatico. Questo regime non potrà durare più di tre anni. I prezzi delle bollette potranno però non essere uguali a quelli attuali anche se, al termine dell’asta, il cliente rimarrà con la stessa società fornitrice di energia.
CI sono tutele nel mercato libero?
Anche nel mercato libero sono previste tutele per i consumatori. I fornitori dovranno indicare nelle bollette una serie di informazioni obbligatorie e non potranno modificare in modo unilaterale un contratto senza un preavviso di almeno tre mesi.
Chi è escluso, il caso dei “vulnerabili”
Sono esentati da questo passaggio i cosiddetti “vulnerabili”. Sono determinate categorie di utenze, come gli over 75, chi gode di bonus perché in particolari condizioni economiche, chi ha in casa i macchinari salvavita e chi beneficia della legge 104.
Aumenteranno i prezzi?
Nel 2022 l’Autorità di Regolazione per Energia ha reso noto che “per la prima volta dall’avvento della liberalizzazione delle forniture di energia elettrica ai clienti domestici, il mercato libero” ha registrato “valori notevolmente inferiori al servizio di maggior tutela”. Una buona notizia, dunque, per chi aveva scelto nuovi fornitori. In pratica durante la crisi ha pagato bollette più basse perché legate a un prezzo fisso. Tuttavia questo caso potrebbe non replicarsi.
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