‘O ball ‘ncopp’o tammurro – Le origini della tammurriata
La Tammurriata, impropria- mente detta (infatti va decisamente e più correttamente identificata con ‘o ballo e ‘o canto ‘ncopp’o TAMMURRO), è una danza antichissima e sicuramente pregna di simbologie tutte legate ai cicli delle stagioni, alla fertilità, alla spiritualità, all’amore.
Si danza sempre in coppia (maschio-femmina, maschio-maschio, femmina- femmina) con l’accompagnamento ritmico sostanziale e fondamentale del tamburo a cornice (TAMMORRA o TAMMURRO) e di castagnette ( una sorta di Nacchere ).
La sua coreutica di base e istintiva propone un movimento oscillatorio o ondulatorio (in avanti e all’indietro, a destra e a sinistra) e poi un momento centrale denominato “vutata” (girata, che indica una vera evoluzione… svolta in senso orario e poi antiorario).
Danzare sul tamburo vuol dire senza dubbio dare origine ogni volta ad un evento coreutico-musicale facente parte di riti propiziatori e devozionali (legati al ciclo evolutivo e riproduttivo della Madre Terra che costituisce l’ancestrale cultura del Mediterraneo ancora viva nelle comunità rurali).
Appartiene alle celebrazioni arcaiche dei primi popoli e civiltà precristiane; i contadini sono i diretti e degni depositari della tradizione, la quale si rigenera e si trasforma nel tempo, mai interrompendosi.
Tutto ciò si convoglia in un connubio di 3 elementi: canto, suono, danza.
Un linguaggio coreutico ricco di energie e sinergie, di materia e forma, sguardo e intensità.
La tradizione orale rappresenta la forma in assoluto più autentica di trasmissione, genuina e attendibile, semplice e istintiva, mai accademica e quindi legata alla sfera più sensibile, emotiva e spirituale.
La Tammurriata viene ancora oggi considerata come espressione di venerazione collettiva di immagini sacre, prima pagane poi cristiane, di divinità per lo più femminili. È una leggenda popolare a indicarci il viaggio affascinante che si sviluppa all’interno della cultura orale, popolare, contadina, che fa luce su sette immagini differenti di “sorelle Madonne”.
Secondo gli antropologi i sociologi e gli etnomusicologi le stesse madonne sarebbero tutte Sorelle Belle e solo una “Brutta” (lo asseriva Roberto de Simone): indicando Mamma Schiavona come quella Madonna dei Diversi, dei disadattati, degli Schiavi e dei Turchi.
In Campania e nei suoi vari territori geografici differenti (entroterra) coesistono diverse forme o stili di ballo sul tamburo; quest’ultimo, strumento sciamanico per eccellenza, detiene un ruolo fondamentale e centrale nelle pratiche spirituali di moltissime tradizioni e culture del mondo.
In questo senso più intimo la Tammurriata può far pensare e può essere vissuta come una vera intersezione fra Memorie e Miti:
al di là degli aspetti folkloristici resta un punto fondamentale di fede, magia, storia, identità, rito, festa, emozioni e sensazioni legate alla circolarità di questa danza “mistica”, estatica e sacra.
Di Enzo Tammurriello
Posted by altaterradilavoro on Set 15, 2018
fonte
http://www.catartika.it/ball-ncoppo-tammurro-le-origini-della-tammurriata/