FAI BUON VIAGGIO…AMICO DI TUTTI!!!
(in memoria di Nicola Lopez)
Gli affetti sono la cosa più importante e preziosa per ogni essere umano, ma, purtroppo, non possono durare in eterno, almeno in questo mondo. La perpetuità è garantita dal ricordo… per non consegnare all’oblio i gesti, le parole, i sentimenti, le passioni, il talento delle persone che hanno meritato.
Non sono mai stato bravo a pronunciare discorsi,perché mi sento sempre coinvolto emotivamente e per non farmi offuscare le idee dal dolore, mi faccio forza con la scrittura…quella parte di me che il caro amico Nicola apprezzava tanto.
Oggi in una piovosa mattinata gli abbiamo dato l’estremo saluto…lasciava col corpo esamine quel paese che lo aveva adottato e che lui amava più di ogni altra ubicazione geografica.
Già Nicola Lopez era principalmente questo… non un trapiantato,ma un pontelandolfese nel cuore e nell’anima.
Chi tra i nostri concittadini, bene o male, non ha un qualcosa da condividere con questo personaggio?
Ogni persona ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma quando la generosità raggiunge i livelli espressi da Nicola Lopez nel corso dei tanti lustri di permanenza nella nostra comunità,non ci sono parole o aggettivi da spendere.
Il suo ricordo non ha bisogno di essere esaltato o enfatizzato, ma per senso di giustizia,va reso speciale, come lo era lui.
Leggere sui ”social” le parole di stima e di affetto dei tanti che lo hanno conosciuto fa molto piacere ed allevia il dolore dei familiari prossimi.
Chi lo ha conosciuto più da vicino ha potuto apprezzare la sua infinita umanità, che traduceva spesso in gesti ma anche e soprattutto nel genuino ed integrale talento artistico e culturale di cui era dotato. La musica, il canto, il teatro, la danza, la pittura, la poesia e la letteratura non avevano segreti per lui.
Chi scrive ha avuto il privilegio di viverlo come un fratello maggiore per quaranta anni, trovandolo sempre prodigo di consigli, di insegnamenti, di fiducia e di consapevolezze..un padre putativo.
Di aneddoti e racconti sulla vitalità di Nicola ne avrei da dire, ma preferisco limitare le mie parole di stima e di affetto nei suoi confronti a poche ed esemplari effetti speciali.
Dopo il suo arrivo ed il complicato inserimento nella nostra comunità era diventato l’amico di tutti.
Ad esempio chi non lo ricorda a bordo dei suoi “maggiolini” con i quali attraversava il paese in modo spericolato?
…e le specialità culinarie che preparava in un attimo?
Le partite a carte e le lunghe notti della “stoppa”?
Con lui ho condiviso soprattutto il Gruppo Teatrale Folk “Ri Ualanegli”. Già 35 anni di impegno continuo, ad inseguire il sogno più bello: onorare il paese e valorizzarne la cultura, la storia, le tradizioni del popolo zampittaro… e come era orgoglioso quando indossava il costume… perché Pontelandolfo gli apparteneva, gli era entrato nell’anima.
Lunghi anni per costruire uno spettacolo adeguato, profondendo il tempo nella ricerca, nella traduzione artistica dell’intimità del nostro popolo.
Abbiamo attraversato l’Europa, gli Usa ed il Canada con gli zampitti al piede e le valigie di cartone…
Perdemmo il conto di quante generazioni abbiamo allevato in quel gruppo, trasferendogli la passione e l’orgoglio dell’appartenenza.
E quando cominciarono ad arrivare riconoscimenti prestigiosi, rivolgemmo la nostra attenzione al compimento di un qualcosa che potesse ribaltarsi direttamente sulla comunità e facesse crescere lo spessore del gruppo: l’avvio dell’Accademia Musicale, la sezione teatrale, le tradizioni come le novene di Natale, i concerti di Natale, il calendario, i risvolti sociali come la Befana degli Altri con i regali ai bimbi e il Pranzo degli Anziani, e così via. Era tutta una famiglia.
Un uomo che ha dato tanto a Pontelandolfo e che Pontelandolfo non sempre ha ripagato come lui avrebbe meritato, perché a volte risultava scomodo e poteva suscitare, nella complessità della sua semplicità,invidie e rancori.
Tutti vedevano e conoscevano Nicola, ma ben pochi hanno avuto il privilegio di conoscerlo fino in fondo.
Amico caro, non “finisce qui”, parafrasando il titolo di quella canzone con la quale amavi chiudere i tuoi recitals, perché resti vivo nei ricordi di chi ti ha amato ed apprezzato… nei pontelandolfesi veri.
Non solo l’artista di piano-bar, ma il regista e l’attore di teatro;piuttosto il pittore che il ballerino; il lettore di poesie più che l’autore… ed il fine cuoco dei “paparuli chiéni”…
Tu che amavi il viaggio da utilizzarlo anche nel curriculum de “Ri Ualanegli”, fai buon viaggio verso l’eternità e che Dio ti benedica!
Il tuo amico di sempre.
Nicola De Michele