Il cancello di San Gennaro

Il cancello di San Gennaro: sapevate che è un enorme strumento musicale?
Da Federica Barbi

La porta di ingresso della reale cappella del Tesoro di San Gennaro è un enorme cancello in ottone costruito da Cosimo Fanzago nel 1665. L’architettura pesa 30136 libre (13669,46 chilogrammi) e ai lati consta di due statue di marmo, San Pietro e San Paolo, opera dello scultore carrarese Giuliano Finelli.
Il cancello è considerato uno dei capolavori di Fanzago, ricco com’è di ricami, di racemi intrecciati e di colonnine, e sormontato, all’inizio della mezza luna, da un busto bifronte di san Gennaro benedicente, sempre in ottone.

Il progetto fu affidato nel 1630 al cavalier Cosimo Fanzago, e il 17 settembre dello stesso anno la Deputazione stipulò un contratto con gli ottonari Biagio Monte e Orazio Scoppa per la sua realizzazione, a patto di terminare l’opera disegnata entro due anni.

Ma la promessa non fu mantenuta, anzi, c’erano molti dubbi sulla buona riuscita. Così, dopo due anni, il Fanzago assicurò la committenza della sicura stabilità del cancello. Gli furono concessi altri 2 anni per ultimare il cancello, ma altri incidenti ne rallentarono la realizzazione.

Nel 1665, dopo circa quarant’anni dalla sua progettazione, l’opera fu completata.

Sotto al busto compare una scritta : “A San Gennaro, al cittadino salvatore della patria, Napoli salvata dalla fame, dalla guerra, dalla peste e dal fuoco del Vesuvio, per virtù del suo sangue prodigioso, consacra”.

Il cancello separa la Cappella dal resto del Duomo, e la sua più grande particolarità è il fatto di essere un vero e proprio strumento musicale (se si batte con una moneta il cancello si sentono le note musicali). Sul pavimento c’è una fascia marmorea, che ribadisce un’altra particolarità della Cappella: la sua appartenenza alla città di Napoli e non alla Curia.

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