Appropriazione di un’opera di Giuseppe Prinzi

EXPO di MILANO 2015 – Personale Comunale di Santo Stefano di Camastra e della Regione siciliana , si appropria Illecitamente , di un’ Opera d’ arte Ceramica di Giuseppe Prinzi e la regala – Denuncia alla Procura della Repubblica

mercoledì 3 giugno 2020

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“Giara in ceramica refrattaria” in mostra ad EXPO
Di Milano 2015 – dipinta con volti metafisici
Smalto opalescente – Terra refrattaria – Ossido di rame
Foggiatura al tornio – Multicotture a Granfuoco
Opera unica – Giuseppe Prinzi

L’ incresciosa vicenda dai risvolti pirandelliani, ha il suo inizio nel mese di agosto del 2015 , quando l’artista Giuseppe Prinzi , pittore , scultore e ceramista con studio d’ arte laboratorio ed esposizione a Santo Stefano di Camastra , concede in comodato d’uso , allo stesso Comune , un ‘opera in ceramica refrattaria dipinta con volti “metafisici” , nel suo stile personale “onirico – mnemonico”, di cm. 52 di altezza e cm. 40 di larghezza , per essere messa in mostra all’ expo di Milano nello stand della Regione siciliana , con il presupposto, che gli venisse restituita alla fine della manifestazione .

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Maiolica cm.65 – Smalto opaco – fondo cobalto

Al termine dell’esposizione milanese , dapprima verbalmente e in seguito , due volte per iscritto , nel 2017 e nel 2018 , ha chiesto invano la restituzione della sua opera . Quindi stanco e deluso del persistente mutismo e dell’ indifferenza dell ‘ amministrazione comunale , durata tre anni , si vede costretto a rivolgersi al suo legale di fiducia , il quale con lettera del 4 Agosto del 2018 , diffida l’ente alla restituzione dell’opera , oppure al risarcimento del danno . Con una lettera del giorno 16 dello stesso mese, finalmente , il sindaco Francesco Re , rispondeva cosi’ : ” Il manufatto in ceramica da lei messo a disposizione di questa amministrazione comunale , e’ stato omaggiato dal personale regionale e comunale presente nello spazio espositivo riservato alla Sicilia , ad un’autorita’ di valenza internazionale , in visita all’area espositiva , che aveva fatto apprezzamenti sull’arte ceramica stefanese” . Nella stessa lettera , invitava l’ autore a comunicare il valore dell’oggetto e il comune , avrebbe prontamente provveduto al rimborso .

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Giuseppe Prinzi con “Volti Postmetafisici”
Olio su tela cm. 70 x 50

Ecco c’io’ che dichiara l’artista . ” Allora , tramite lettera scritta dal mio avvocato , dopo avere espresso il mio disappunto e la mia indignazione per il comportamento del Comune , comunicai che il valore che avevo attribuito all’ opera era di 3.000 euro .
Ma , a quest’ ultima lettera il Comune , non ha risposto e non ha risposto , neppure all’ invito di una stipulazione di negoziazione assistita , per trovare una soluzione amichevole e bonaria, evitando la controversia giudiziaria e le relative spese legali .

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“Viaggio nella memoria” – Olio su tela – cm. 160 x 100

A questo punto , l’indifferenza dell’amministrazione comunale , non mi ha lasciato scelta e sono stato costretto , mio malgrado , a citare in giudizio il Comune di Santo Stefano di Camastra , davanti al Giudice di Pace di Mistretta . Il Comune nel documento di comparsa in giudizio , mi accusa di volere speculare a danno dell’amministrazione locale , e poi , si permette la presunzione di volere stabilire il valore della mia opera , chiedendo al Giudice , con grande spudoratezza ed arroganza , che il valore sia compreso tra i 200 e i 300 euro e che siano addebitate a me , che ho subito il fatto illecito e quindi sono “parte lesa”, anche le spese giudiziarie. Spese giudiziarie e legali che sono maturate per responsabilita’ del comune, che non ha restituito il mio oggetto come pattuito nel 2015 , quindi non credo sia giusto che siano addebitate a me.

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“Seven Faces” – Lastra in ceramica refrattaria con volti
ossidazione materica cm. 50 x 50
Collezione privata Nizza – Francia

Voglio chiarire che il Comune era tenuto a custodire nel miglior modo possibile l’oggetto avuto in uso , con la diligenza del buon padre di famiglia ; e non aveva il diritto di appropriarsene, ne per “omaggiarlo” e neppure per altri motivi , senza il mio consenso esplicito.
Quello del Comune , e’ stato un atto autoritario , prepotente , incivile e irrispettoso della mia dignita’ di artista e di uomo , sono stato ingannato e raggirato per tre anni , privato del diritto di riavere un’ opera alla quale tenevo molto e sulla quale , avevo tanto sperimentato sia tecnicamente che artisticamente e non avrei voluto per il momento , neanche vendere e men che meno regalare , ma soltanto tenere in mostra nel reparto “Art Gallery” del mio laboratorio ed esporre in eventuali future mostre ed esposizioni di rilievo.

 

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Olio su maiolica materico con tre volti
Diametro cm. 60 – Collezione privata – Germania

Ma poi , questi amministratori , non potevano avere almeno l’eleganza di scusarsi e dirmi subito la verita’ ? Perche’ hanno fatto trascorrere tre anni per farlo e solo dopo aver ricevuto la diffida del mio avvocato ? Forse perche’ non avevano alcuna intenzione di sborsare nessun risarcimento ? Comunque , non e’ certo questo il modo di promuovere e valorizzare l ‘arte stefanese , gli artisti e i maestri ceramisti .

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“Volti onirici”- Olio su tela cm. 60 x 50

 
Questo modo di agire, questo comportamento , e’ cosi’ incivile , cosi’ insopportabile ed offensivo, del senso comune di liberta’ e di democrazia , che a non denunciarlo , mi vergognerei , ed evidenzia soltanto disinteresse, disprezzo e indifferenza verso la nobile arte della ceramica, gli artigiani e gli artisti in genere.

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Ceramiche di Giuseppe Prinzi in mostra al Museo di Palazzo Trabia – L’opera a sinistra e’ scomparsa
Forse e’ stata “omaggiata” ?

Ed ancora ; voglio rivendicare il diritto mio
e di qualsiasi altro autore , artista o artigiano che sia , di decidere il valore di una propria opera , o se venderla , oppure no, senza dover dare spiegazioni o giustificazioni ad alcuno ; perche’ questa e’ una liberta’, un diritto costituzionale e individuale , che non puo’ essere censurato, criticato o calpestato. E non e’ piu’ concepibile e nemmeno corretto , che un’associazione culturale , o un’amministrazione comunale , a cui viene concessa in comodato d’uso un ‘opera, per essere messa in esposizione in una mostra temporanea o nelle sale di un museo civico , come palazzo Trabia , non compili una scheda , con le dimensioni , la tecnica e il valore dell’opera, non rilasci ricevuta all’autore , non la assicuri , e si mostri riluttante a rispondere di eventuali danneggiamenti o sparizioni , come e’ capitato piu’ di una volta alle mie ceramiche . Per questi ed altri motivi , non partecipo piu’ da diversi anni , alla mostra della ceramica stefanese .

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“Volti monocromatici” – Olio su tela cm. 200 x 100
Proprieta’ dell’autore

Desidero inoltre informare questa non meglio specificata , “autorita’ di valenza internazionale” , che ha avuto in omaggio la mia opera , ( da fonti non ufficiali , probabilmente ad una personalita’ al seguito della delegazione diplomatica dell’ex Presidente statunitense Obama , o di quella Russa di Putin , in visita all’esposizione internazionale ) che essa, e’ corpo di un probabile reato , c’e’ una denuncia alla Procura della Repubblica e che potrebbe essere indagato per connivenza .

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“Anfora screziata con volti” cm. 53 x 31
Proprieta dell’artista

Ma quello che non mi sarei mai aspettato e che mi ha molto amareggiato , e’ ricevere intimidazioni e minaccie di ritorsioni , in “dialetto siciliano” , da un importante politico locale , con l’ obiettivo di farmi ritirare la citazione in giudizio . Riferiro’ i dettagli di questa conversazione al Procuratore, se me li chiedera’. Mi riservo la facolta’ di chiedere al Comune , oltre al risarcimento dei danni patrimoniali , anche quello dei danni morali ed esistenziali “.
Artpostmodernist

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