Pontelandolfo – progetto di editoria sociale

Progetto di editoria sociale “Archeologia pubblica, Paesaggi e Culture, e Innovazione sociale. Alcuni casi di studio in Campania e Molise. Studi in onore di Giuseppina Bisogno e in ricordo di Carmine Diglio”

Una campagna di
Associazione MeRIDIES

Il Progetto

1IL PROGETTO EDITORIALE

Il volume “Archeologia pubblica, Paesaggi e Culture, e Innovazione sociale. Alcuni casi di studio in Campania e Molise. Studi in onore di Giuseppina Bisogno e in ricordo di Carmine Diglio” rappresenta l’esito un progetto di editoria sociale a forte valenza socio-culturale che è stato realizzato tra il 2019 e il 2022 grazie:

  • al contributo accordato dalla Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura italiano (ai sensi della già Circolare 108/2012),
  • al concreto sostegno editoriale della Casa Editrice “All’Insegna del Giglio”,
  • alla generosa liberalità dei soggetti co-promotori e attori sociali diretti sostenitori.

Da aprile 2022, la pubblicazione viene disseminata presso il più ampio pubblico e nei formati digitali in Pdf e in e-Book, attraverso il sito web dell’Editore “All’Insegna del Giglio” (https://www.insegnadelgiglio.it/prodotto/archeologia-pubblica-paesaggi-e-culture-e-innovazione-sociale/) e i siti web e le digital library istituzionali dei soggetti promotori e degli organismi di afferenza degli Autori contributori, le piattaforme di social web di Research Gate e Academia, e altri repository ad accesso pubblico.

Sono in corso di organizzazione diverse presentazioni pubbliche del volume collegiale, in differenti sedi e nell’ambito dei molti distretti territoriali interessati ai casi studio illustrati nel volume collegiale.

LA PUBBLICAZIONE

La pubblicazione esplora, più in particolare, alcuni ambiti territoriali ricadenti sia nell’antico Samnium, il distretto storico-geografico e socio-territoriale posto tra l’hinterland della Campania e una parte del Molise, sia nelle due aree adiacenti del Casertano e dell’Irpinia.

Il punto focale della discussione comune e spazio di interazione tra le diverse prospettive di analisi e riflessione offerte nel volume, è rappresentato dall’analisi critica delle interrelazioni tanto storiche, quanto contemporanee tra:

  1. I) l’ambito della ricerca storico-archeologica condotta sul campo dai diversi soggetti di agency preposti (Soprintendenze statali, Università, Accademie, Settore professionistico, Terzo settore),
  2. II) l’Archeologia cosiddetta “pubblica”, o “di comunità”, o “sociale”,

III) i Paesaggi e le diverse Culture e sub-culture che essi testimoniano ed evocano, sulla scorta delle differenti interpretazioni e dei mutevoli significati sociali e culturali che ai paesaggi vengono abbinati sul piano sia collettivo che individuale,

  1. IV) le traiettorie dell’Innovazione sociale e dell’Innovazione culturale,intese anzitutto come processi di ripensamento dei modi e delle forme di coinvolgimento attivo e di partecipazione delle Comunità civiche nelle prospettive e nelle azioni concrete della ricerca applicata ai differenti contesti di studio e analisi dell’ampio territorio regionale di interesse.

La seconda parte del titolo della pubblicazione, Studi in onore di Giuseppina Bisogno e in ricordo di Carmine Diglio, richiama l’intento onorifico e di memoria che trae origine ed energia propulsiva da un ricordo espresso a più voci dagli Autori del volume, di carattere sia professionale sia umano dell’operato di due Persone che, a diverso titolo e ruolo, hanno promosso e preso parte attiva alle indagini archeologiche di alcuni dei casi studio esplorati all’interno del volume:

la Dr.ssa Giuseppina Bisogno, già Funzionario archeologo del MiBACT e Direttore archeologo responsabile per il territorio urbano di Benevento e il relativo hinterland provinciale settentrionale, e prematuramente scomparsa ai primi di gennaio del 2018, la quale, dal lato istituzionale della competente Soprintendenza archeologica territoriale e anche in virtù di una grande sensibilità personale per i siti storici territoriali anche “minori” e marginali, diede il primo impulso a due campagne di scavo, nel 2004 e 2005, condotte nei siti archeologici pre-montani del territorio di Pontelandolfo con la cooperazione della Comunità Montana del Titerno, del Comune di Pontelandolfo e dell’ArcheoClub d’Italia – Sezione di Pontelandolfo; e, parallelamente, coordinò una campagna di ricognizioni archeologiche di superficie preventive attuate, nell’estate 2005, in un’area immediatamente limitrofa e sempre ricadente nell’antico Samnium, con il sostegno dell’ANAS Spa e con la cooperazione dell’ArcheoClub d’Italia – Sezione di Pietrelcina (BN), in vista della realizzazione della nuova superstrada S.S. 212 – “della Val Fortore”; tutte indagini archeologiche preventive dalle quali discese un’ulteriore importante attività di integrazione dei dati archeologici territoriali nel corso dei quattro anni seguenti;

il giovane Volontario archeologo Carmine Diglio, a lungo Socio dell’ArcheoClub d’Italia – Sezione di Pontelandolfo – Morcone (BN) e già partecipante, con grande e generoso impegno personale, sia alle campagne di scavo archeologico condotte dalla Soprintendenza territoriale a Pontelandolfo, sia, in precedenti occasioni, alle indagini di ricerca archeologica universitaria effettuate presso il sito di San Pietro di Cantoni, a Sepino, in Molise, dall’Università di Perugia; e anche egli prematuramente scomparso, nel maggio del 2011; ragioni tutte per le quali il volume viene intitolato anche al suo nome e dotato di una parte dedicata di brevi contributi in suo ricordo personale.

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