Pontelandolfo – L’ISOLA CHE C’E’ !
Nel Mare Magnum della letteratura Risorgimentale individuai una piccola isola dimenticata da molti autori o quantomeno relegata in qualche documento e da molti volutamente tralasciato.
Quell’isoletta suscitò la mia curiosità e , dopo le prime ricerche, grande interesse . Trasmesso ad alcuni amici che mi hanno fornito alcune notizie che per puro caso avevano nei loro cassetti (documenti che citavano il nome di questa isoletta “PONTELANDOLFO”) e che per Amor Patrio avevano conservato.
Tra i vari documenti vi era una petizione del 1973 con la quale i cittadini di Pontelandolfo chiedevano al Capo dello Stato dell’epoca (Giovanni Leone) il riconoscimento, da parte delle Istituzioni, di Città Martire del Risorgimento Italiano avendo subito nell’Agosto del 1861 una vera e propria carneficina con l’incendio dell’intero Paese da parte delle truppe Sabaude.
Nel 2010 si presenta l’opportunità di portare a conoscenza degli Italiani la verità storica dell’Eccidio del 14 agosto 1861.
“ Legislatura 16°-Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 457 del 11/11/2010”
…omissis…
“…ilperiodo risorgimentale, soprattutto riguardo al Mezzogiorno d’Italia, presenta molti lati oscuri ed ombre che la maggior parte dei libri di testo in uso nelle scuole di qualsiasi ordine e grado non presentano e che risultano, dunque, da troppo tempo taciuti;”
Per volontà della Amministrazione Comunale di Pontelandolfo viene istituito il “Comitato locale per le solenni celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia” e ne vengo designato Coordinatore con lo scopo di organizzare l’avvenimento in sede locale e con l’obiettivo precipuo di ottenere le Scuse dello Stato Italiano per quanto si era verificato nell’agosto del 1861 a danno della Popolazione Civile.
Il lungo e laborioso lavoro di ricerca di fonti e documenti CERTIFICATI ha dato modo al Comitato di produne un notevole Dossier che inoltrato alle fonti Istituzionali ha portato, dopo un difficile percorso, ad ottenere l’interessamento del Capo dello Stato (Giorgio Napolitano) che incaricò il Presidente Nazionale del Comitato per il 150° anniversario dell’Unita’ d’italia (Prof.Giuliano Amato) a presenziare alla cerimonia del 14 agosto2011 il quale ebbe a dire, tra l’altro:
“A nome del presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, vi chiedo scusa per quanto qui è successo e che è stato relegato ai margini dei libri di storia”.
Nel mio lavoro di ricerca di documenti ho avuto modo di venire a conoscenza che l’eccidio di Pontelandolfo non era un piccolo episodio nascosto ma che ne avevano parlato studiosi e storici dell’epoca risorgimentale, nella mia personale biblioteca digitale ho accumulato decine di testi di storici che a far data 1861 a tutto l’anno 1868 hanno scritto e commentato del tragico eccidio.
Poi il vuoto assoluto fino al 1973 anno in cui quella piccola isoletta è balzata alla cronaca musicale con la canzone degli Stormy Six “Pontelandolfo la campana suona per te” e con l’intervento, in un convegno tenutosi in paese , del famoso scrittore e storico Carlo Alianello, e con la Petizione della cittadinanza di cui all’inizio del mio scritto.
L’isola finalmente denominata Pontelandolfo balza agli onori della stampa e degli scrittori che a più riprese hanno trattato l’argomento nei loro scritti.
Grande la soddisfazione per aver portato a conoscenza della intera nazione che quella piccola Isola e la sua triste storia erano venute a conoscenza di molti : cittadini, scuole, scrittori, giornalisti, musicisti, studiosi, ricercatori, registi TV, teatro.
Non nascondo che tra i tanti che hanno scritto sui fatti di Pontelandolfo, e che l’hanno visitata, grande gioia ho ricevuto dalla visita del Regista Mario Fraschetti del Teatro Studio di Grosseto che ha ritenuto di mettere in scena con la sua compagnia il pregevole lavoro: “ 14 Agosto 1861-1 terribili fatti di Pontelandolfo e Casalduni”
Renato Rinaldi