A proposito di piazza Pontelandolfo a Vicenza
di Valentino Romano
Un bel gesto, un riconoscimento di colpe antiche anche se non dirette!!!
Non mi unirò però a coloro che, pur legittimamente, si arrovellano sul numero dei morti: uno, dieci o mille che siano stati, nulla cambia, aggiunge o diminuisce all’atrocità di un eccidio di civili inermi ed incolpevoli, alla tragica contraddizione di un esercito che imponeva la “liberazione” di un Paese distruggendone i villaggi e massacrandone gli abitanti.
Pontelandolfo resterà per sempre nella storia di questa incompiuta nazione come il tabernacolo di tutti i dolori del Sud; il luogo della memoria, l’altare laico dell’orgoglio e della dignità di un popolo calpestato, vinto ma non domato! Le sue pietre bruciate restano comunque un macigno di disonore per l’occupante; che siano oggi anche testimoni dell’orgoglio della nostra appartenza e stimolo, non rancoroso ma fermo, per tutti coloro che si spendono nella difesa e per l’affermazione delle ragioni del Sud!