ZI Nicola, (il nome è di fantasia ma l’episodio è reale) puliva gli olivi. Era appollaiato su un ramo (alla sua ragguardevole età di 85 anni) e sforbiciava i rametti, come si fa in questi casi. La primavera precoce gli (e ci ) aveva regalato una splendida giornata di sole e Zi Nicola pur non avendo idea di che cos’era il paradiso pensava che potesse assomigliare a qualcosa del genere.
Ma, mentre era intento ai fatti suoi, una macchina si fermava a lato dell’appezzamento di terreno dove c’èrano gli olivi e due signori in borghese scendevano dalla macchina e si avviavano nel campo degli olivi verso la pianta dove lavorava Zi Nicola.
Zi Nicola era di buon umore, come detto, e si era disposto a dare ai signori le informazioni , di cui, evidentemente abbisognavano, senza scendere dalla pianta di olivo.
Quando i signori raggiunsero la pianta con Zi Nicola sopra, uno dei due, anzichè, chiedere informazioni, sbotta con fare arrogante:
“Che state facendo?” Il tono era perentorio…
“Sto pulendo gli olivi” rispose Zi Nicola, senza scomporsi.
“Allora state lavorando ?” Chese l’altro signore, quello con una grossa borsa in mano. “State lavorando?” ripetè a voce ancora più alta visto che Zi Nicola lo guardava in silenzio.
” E se no che pensate che faccia – rispose infine Zi Nicola – con una forbice in mano su un ramo di un olivo?”
“Fate poco lo spiritoso! – Esclamò il primo uomo – “Siamo dell’ Ispettorato del Lavoro. e voi non avete il permesso per lavorare”.
Zi Nicola lo guardò sbalordito. “Scusate sono gli olivi miei, sono sul mio terreno, chi mi doveva dare il permesso??”
” E che c’entra ? Voi siete pensionato, mica siete un bracciante agricolo. Non potete lavorare ne qui ne altrove!!”
Zi Nicola scende dall’albero.
“Scusate, io sono sett’anta anni che pulisco le mie olive ogni anno….”
“Ah- replicò l’ispettore, siete recidivo allora ?”
“No, guardate, voii vi sbagliate – replica Zi Nicola – io sono Longo Nicola e non conosco nessuno che si chiama recidivo”.
“Ah, mi state prendendo per fesso? adesso vi faccio una bella multa?
“Marescià – replica Zi Nicola per il quale tutti quelli che fanno le multe sono marescialli – scusate ma perchè mi fate la multa ? io prendo solo 350 euri di pensione al mese e se non faccio gli olivi come campo?”
“Non mi interessa – replica l’ispettore del lavoro – voi non potete lavorare. Sono 1.150 euro di multa. !!!! ”
“Scusate marescià ma sono mille e mille anni che la mia famiglia coltiva gli olivi. Che cosè, questa novità?”
“Purtroppo la legge è la legge e non si ammette ignoranza.”
Zi Nicola si prese il foglietto con la multa e piangendo in silenzio si avviò verso casa. Ben sapendo che la multa non la potrà mai pagare.
IL GOVERNO ITALIANO HA CONCESSO LA IMPORTAZIONE DI 35 mila tonnellate di olio tunisino senza dazio.
Così Zi Niola si impara !!!
ZI Nicola, (il nome è di fantasia ma l’episodio è reale) puliva gli olivi. Era appollaiato su un ramo (alla sua ragguardevole età di 85 anni) e sforbiciava i rametti, come si fa in questi casi. La primavera precoce gli (e ci ) aveva regalato una splendida giornata di sole e Zi Nicola pur non avendo idea di che cos’era il paradiso pensava che potesse assomigliare a qualcosa del genere.
Ma, mentre era intento ai fatti suoi, una macchina si fermava a lato dell’appezzamento di terreno dove c’èrano gli olivi e due signori in borghese scendevano dalla macchina e si avviavano nel campo degli olivi verso la pianta dove lavorava Zi Nicola.
Zi Nicola era di buon umore, come detto, e si era disposto a dare ai signori le informazioni , di cui, evidentemente abbisognavano, senza scendere dalla pianta di olivo.
Quando i signori raggiunsero la pianta con Zi Nicola sopra, uno dei due, anzichè, chiedere informazioni, sbotta con fare arrogante:
“Che state facendo?” Il tono era perentorio…
“Sto pulendo gli olivi” rispose Zi Nicola, senza scomporsi.
“Allora state lavorando ?” Chese l’altro signore, quello con una grossa borsa in mano. “State lavorando?” ripetè a voce ancora più alta visto che Zi Nicola lo guardava in silenzio.
” E se no che pensate che faccia – rispose infine Zi Nicola – con una forbice in mano su un ramo di un olivo?”
“Fate poco lo spiritoso! – Esclamò il primo uomo – “Siamo dell’ Ispettorato del Lavoro. e voi non avete il permesso per lavorare”.
Zi Nicola lo guardò sbalordito. “Scusate sono gli olivi miei, sono sul mio terreno, chi mi doveva dare il permesso??”
” E che c’entra ? Voi siete pensionato, mica siete un bracciante agricolo. Non potete lavorare ne qui ne altrove!!”
Zi Nicola scende dall’albero.
“Scusate, io sono sett’anta anni che pulisco le mie olive ogni anno….”
“Ah- replicò l’ispettore, siete recidivo allora ?”
“No, guardate, voii vi sbagliate – replica Zi Nicola – io sono Longo Nicola e non conosco nessuno che si chiama recidivo”.
“Ah, mi state prendendo per fesso? adesso vi faccio una bella multa?
“Marescià – replica Zi Nicola per il quale tutti quelli che fanno le multe sono marescialli – scusate ma perchè mi fate la multa ? io prendo solo 350 euri di pensione al mese e se non faccio gli olivi come campo?”
“Non mi interessa – replica l’ispettore del lavoro – voi non potete lavorare. Sono 1.150 euro di multa. !!!! ”
“Scusate marescià ma sono mille e mille anni che la mia famiglia coltiva gli olivi. Che cosè, questa novità?”
“Purtroppo la legge è la legge e non si ammette ignoranza.”
Zi Nicola si prese il foglietto con la multa e piangendo in silenzio si avviò verso casa. Ben sapendo che la multa non la potrà mai pagare.
IL GOVERNO ITALIANO HA CONCESSO LA IMPORTAZIONE DI 35 mila tonnellate di olio tunisino senza dazio.
Così Zi Niola si impara !!!
Carlo Perugini