Transizione Ecologica(?)

FRONTE

Fronte Sannita per la Difesa della Montagna Costituita ai sensi dell’art. 18 della Costituzione della Repubblica Italiana

c/o Vico Santa Chiara, 3 – 82032 Cerreto Sannita

 

 

 

Comunicato stampa del 10/12/2021

 

Con la trasformazione del Ministero dell’Ambiente in Ministero della Transizione Ecologica(?) l’attuale governo Draghi ha voluto dare un chiaro segnale di quali siano le priorità in Italia in termini di salvaguardia della natura.

Secondo questo governo la priorità è quella di utilizzare ogni possibile appezzamento di terreno, ogni singolo crinale, ogni singolo pascolo, ogni singolo alpeggio di montagna, ogni singolo bosco per trasformarli in centrali industriali per la produzione di energia elettrica.

E per assurgere a questo compito serviva una persona spregiudicata che non sapesse niente di natura e naturalità (e nemmeno di storia antica), perfettamente integrato nelle dinamiche e nel sistema delle Lobby speculative delle energie rinnovabili che dettano, insieme alle banche, l’agenda politica di questo governo.

Per il “sistema” alla guida del Ministero della Transizione Ecologica(?) serviva un ministro che costruisse un teorema preciso, totalmente supposto ma comunque dato per vero:“lo sviluppo sostenibile!”.

E per portare a termine questo progetto è stato scelto un fisico, Roberto Cingolani, spregiudicato nelle sue affermazioni ed ancor di più nelle sue decisioni nel disprezzo totale delle leggi dello stato, delle norme di tutela dell’ambiente, naturalistici, archeologici, paesaggistici e dei beni collettivi!

Quindi l’obbiettivo risulta essere chiaro: trasformare tutto il territorio italiano in un’enorme centrale per la produzione di energia elettrica al costo della distruzione delle risorse naturali necessarie alla vita ed alla salute stessa delle persone.

Noi non siamo d’accordo!

Abbiamo studiato, analizzato e sviscerato il sistema della produzione delle energie rinnovabili avendone compreso i meccanismi di produzione ed il sistema speculativo che è motivi e l’architrave portante del sistema.

Quello che ci viene più difficile è la capacità di contrastare questa “macchina da guerra” costruita dalle Lobby delle rinnovabili con a capo l’ANEV (Associazione Nazionale Energia del Vento) che è “l’istigatore” del ministro Cingolani.

Infatti i mass media, le trasmissioni televisive, gli spot pubblicitari, le aziende (anche con messaggi e suoni subliminali) in sincrono pubblicano e trasmettono immagini di pale eoliche utilizzando le paroline magiche:”sostenibile, green, biologico, rinnovabile, ecc…ecc…”.

Un vero e proprio “lavaggio del cervello !!!”

Ma non basta.

Organizzano convegni con politici, “studiosi”, amministratori comunali, dirigenti della scuola pubblica di ogni ordine e grado, associazioni “pseudo” ambientaliste come Legambiente, Greenpeace e WWF (associazioni convenzionate con l’ANEV) dove spiegano, “dal loro punto di vista”, cosa sono e quanto “fanno bene” l’eolico e di fotovoltaico a terra.

Tutto con la “santa benedizione” del ministro Roberto Cingolani!

Noi non possiamo più tollerare che simili messaggi falsi e forvianti possano entrare nell’immaginario collettivo come la soluzione per salvare la terra dal riscaldamento globale, dalla CO2 o dall’inquinamento in generale.

Non è quella la strada; non è quella la soluzione per i popoli né per salvare il pianeta!

E’ necessario, quindi, far sentire la voce di chi, come noi, con cognizione di causa è contrario a questo sistema.

E’ necessario cominciare a lavorare sui territori ed andare a portare “paese per paese” il nostro punto di vista.

Serve contrastare in modo serio ed organizzato il progetto del ministro Cingolani, divenuto oramai “il braccio armato” e referente per le Lobby energetiche delle finte rinnovabili!

E’ necessario organizzarci; uscire dalle polverizzazioni di resistenza locale e costituire un fronte comune; un Forum Nazionale che oltre a fare attività di informazione si doti, con le professionalità disponibili, un’area tecnico-legale-naturalistico anche per essere da supporto per produrre eventuali osservazioni ai progetti depositati per le valutazioni sia al Ministero che alle Regioni.

Se vogliamo veramente contrastare queste speculazioni e tutelare le campagne, le montagne, i fiumi, le sorgenti, le risorse naturali, le aree archeologiche ed i caratteri identitari del territorio ed il paesaggio; se abbiamo questo obbiettivo, se vogliamo incidere significativamente sulle scelte del governo, se vogliamo veramente condurre una battaglia di legalità dobbiamo necessariamente costituirci a livello nazionale.

Dobbiamo uscire dalla polverizzazione, dalle gabbie dei confini politici e da quel campanilismo che ci divide e che ci polverizza utile solo ed esclusivamente al potere che ci vuole divisi per meglio raggiungere i propri scopi .

Dobbiamo cominciare a pensare di combattere il sistema e non il singolo impianto eolico o fotovoltaico che sia!

Sin da ora ci rendiamo disponibili a partecipare a qualsiasi iniziativa anche di carattere tecnico-legale organizzata dalle associazioni e comitati resistenti che non sono d’accordo con il progetto di rapina delle terre decisa dal Ministro, dal Governatore Regionale, dai Sindaci.

 

Cerreto Sannita, 10 dicembre 2021

Il Presidente   Giuseppe Fappiano

foto del titolo : dalla rete