La Giunta ha approvato il protocollo d’intesa per il ripristino della “Ferrovia Turistica”
La Giunta approva il protocollo d’intesa promosso da Pietrelcina, Comune capofila, “volto – si legge sul provvedimento – alla condivisione e all’attuazione, nell’ambito di una più ampia strategia territoriale di programmazione, in forma coordinata, delle azioni necessarie e conseguenti al ripristino funzionale e alla connessa valorizzazione e gestione della linea ferroviaria Benevento–Pietrelcina–Bosco Redole con i Comuni di Benevento, Pesco Sannita, Fragneto l’Abate, Fragneto Monforte, Campolattaro, Pontelandolfo, Morcone, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, la Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro, l’Associazione Sannio Smart Land, il GAL Alto Tammaro Terre dei Tratturi e il GAL Titerno”. Lo scopo del protocollo è di fare della “Ferrovia Turistica” un collegamento con il polo religioso di Pietrelcina, un elemento di connessione con i cosiddetti “Cammini”, culturali, religiosi, ippovie, d’acqua, tratturi, enogastronomici, quali elementi di raccordo e richiamo per lo sviluppo sostenibile del territorio. “L’intervento – è una delle finalità del progetto – diventa anche un elemento di raccordo per la fruizione turistica del più ampio sistema territoriale appenninico nella logica della possibile interconnessione a nord con l’analoga tratta già in esercizio Sulmona-Pescasseroli e a sud con l’analoga Avellino-Rocchetta Sant’Antonio”. Il tratto di linea ferroviaria interessato, lungo circa 13 chilometri, inattivo dal 2012, è in uno stato bisognevole di interventi sia sul corpo stradale che sull’armamento ferroviario oltre all’adeguamento agli attuali standard ferroviari. I lavori sono stimati in 20milioni di euro da prelevarsi sui Fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020, prevede anche l’elettrificazione del tratto. L’intesa di dare corso al progetto fu siglata tra la Regione Campania, il Comune di Pietrelcina e RFI spa proprietaria dell’infrastruttura, in occasione del ritorno delle reliquie di Padre Pio nel suo paese natio la prima volta dopo la proclamazione a Santo.
Gabriele Palladino